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GLI ESPERTI RISPONDONO

“CONTRATTO SANITÀ? UN’OCCASIONE SPRECATA!”

Intervista ad Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche.

A cura di Mara Passafiume.

Il tavolo negoziale per il Contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024 del personale del comparto Sanità ha impegnato l’Aran e le organizzazioni sindacali per più di dieci mesi, ma l’accordo non è stato chiuso per l’indisponibilità a sottoscriverlo di tre sigle sindacali.
Ne parliamo con Andrea Bottega, leader del sindacato Nursind, che considera questa mancata firma un grave danno per i lavoratori del comparto.

Segretario, sappiamo che il Nursind si è battuto fino alla fine per la sottoscrizione del CCNL 2022-2024 del comparto Sanità. Quali sono, a suo avviso, i danni per il personale sanitario causati dalla non sottoscrizione dell’intesa?

Al di là del ritardo con cui i lavoratori riceveranno gli aumenti contrattuali, che in particolare per il personale dei pronto soccorso e per le ostetriche hanno importi rilevanti, questo rinnovo contrattuale aveva delle disposizioni normative rilevanti che partiranno solo dalla sottoscrizione definitiva e quindi non avranno benefici arretrati. Mi riferisco in particolare alla possibilità di remunerare il lavoro straordinario per chi ha un incarico non superiore ai 5.000 euro annui, a chi poteva avere il buono pasto anche durante lo smart working, alla possibilità di avere un incarico professionale anche per i part time, ai benefici previsti dalle norme sull’age management e sulla tutela dei dipendenti oggetto di aggressioni, alla tariffa unica nazionale per le prestazioni aggiuntive e alle altre disposizioni migliorative per la fruizione delle ferie e dei congedi parentali e per la formazione. Insomma, è stata un’occasione sprecata.

Tra gli obiettivi non raggiunti a causa della mancata firma ci sono anche le novità previste per le ostetriche e per il personale dei pronto soccorso.

Questo è l’aspetto più evidente. Tutti, al tavolo negoziale, abbiamo sostenuto la valorizzazione delle ostetriche, ma evidentemente alcuni lo hanno fatto per campagna elettorale, visto che poi al momento di realizzare l’aumento hanno rifiutato la firma. Forse per loro non era prioritaria questa valorizzazione. Forse qualche ostetrica e la Fnopo dovrebbero dire qualcosa a questi sindacati. Per quanto riguarda il pronto soccorso, i non firmatari hanno tentato di bypassare il contratto chiedendo alle Regioni di pagare lo stesso gli importi aggiornati. Ma anche qui sono caduti male, perché l’Aran e le Regioni hanno chiarito che i soldi destinati all’indennità di pronto soccorso sono soldi a disposizione della contrattazione e senza contratto non c’è una disposizione amministrativa che giustifichi la spesa. Inoltre, l’atto di indirizzo dispone che il contratto preveda la suddivisione delle risorse differenziandole per profili.

Formazione, part-time e ferie: quali sono i miglioramenti che avete chiesto al tavolo contrattuale per questi istituti?

Per la formazione ci sono ulteriori 24 ore di permesso, il part time poteva essere concesso anche in deroga alla selezione delle domande per brevi periodi, da tre a sei mesi, per gravi situazioni personali o familiari. Inoltre, ai part time si aprivano le porte degli incarichi professionali attualmente chiuse. Anche la disciplina delle ferie portava novità, per rendere la posizione del lavoratore più forte e dare maggiore certezza nella programmazione e nella fruizione di quello che è il riposo psicofisico annuale. Una nuova disciplina era prevista per le ferie ad ore su richiesta del lavoratore; inoltre, ci sarebbe stata la possibilità di fruire delle ferie anche durante il preavviso in caso di cessazione del rapporto di lavoro.

Se il CCNL 2022-2024 fosse stato siglato, ci sarebbe stata la possibilità di avviare le trattative per il CCNL 2025-2027?

Certamente entro l’anno, subito dopo la certificazione della rappresentatività. In tal senso si era espresso anche il ministro della Funzione Pubblica. Ci si poteva mobilitare per avere più risorse nella legge di Bilancio 2026 e chiudere subito dopo l’inizio dell’anno. Così ravvicinati, il secondo contratto sarebbe stato più facile e rapido perché si sarebbe potuta fare solamente la parte economica, visto che il CCNL 2022-20224 già modificava molto della parte normativa.

A metà aprile si terranno le elezioni RSU nei luoghi di lavoro. Quali sono gli impegni che il Nursind intende portare avanti per i lavoratori del comparto Sanità?

Anzitutto va detto che Nursind è un sindacato che garantisce serietà e affidabilità nelle relazioni sindacali. Tutela i professionisti infermieri ed ostetriche senza finalità politiche o ideologiche nell’interesse dei lavoratori che rappresenta. Ci tengo a sottolineare questo aspetto perché la recente mancata firma all’ultimo minuto di alcuni sindacati non si spiega in altro modo se non con il seguire interessi di altro genere.

Le elezioni RSU sono elezioni locali dove si votano colleghi che vanno a rappresentare i lavoratori nella contrattazione aziendale. Gli impegni di Nursind sono calati a livello locale dove i problemi sono vari, dai parcheggi alla gestione dei turni, dai trasferimenti all’organizzazione dei servizi e alle carenze di personale. C’è poi tutta la partita dell’attuazione degli istituti previsti dalla contrattazione nazionale. In questo ambito ci siamo particolarmente distinti come sindacato per l’ampio contenzioso verso quelle aziende che non riconoscono i diritti che ci spettano: il riconoscimento del buono pasto al personale turnista, il tempo di vestizione e consegna come tempo di lavoro, il demansionamento, il pagamento corretto delle indennità e delle ferie.

M. P.

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