Cinquemila partecipanti a un’assemblea sindacale: è successo due settimane fa, con un seguito successivo di oltre 12mila visualizzazioni, ma era successo anche in precedenza, con sempre migliaia di follower. Tanti partecipanti, tanti relatori, tante domande, a volte inevase o reiterate, perché in questo nuovo format di comunicazione valgono di più le regole dell’one-to-all, piuttosto che la normale dinamica del confronto assembleare, in cui quasi tutti avevano la possibilità di intervenire, come nella dimensione di un grosso collegio docenti.
Stiamo parlando del nuovo format Gilda: pochi appuntamenti via web, per garantire la qualità comunicativa e non inflazionare i momenti di confronto, di carattere informativo e di mobilitazione, con relatori qualificati e di livello nazionale, in parte gestiti su Zoom per i dirigenti sindacali e in parte in onda su YouTube, con possibilità per gli altri partecipanti di postare in chat, affrontando il mare magnum dei commenti.
In genere sono state assemblee tematiche (precariato, concorsi, neoimmessi, pensioni, ecc.), al di fuori dell’orario di servizio e meno frequentemente nella fascia mattutina, per non distrarre i docenti dalle lezioni.
Un esperimento di web community riuscito e un’assemblea senza luogo che ha creato un tempo condiviso e una platea reale più grande di un comizio, in un afflato identitario da Nord a Sud. Torneremo a provarci, affinando l’esperienza e suddividendo gli argomenti per focalizzare meglio le esigenze specifiche.
Chiudiamo con una riflessione: la comunicazione digitale ha cambiato la nostra vita e difficilmente torneremo indietro, ormai tutti abbiamo consuetudine con gli organi collegiali a distanza, le videoconferenze, le videochat e le visualizzazioni che generano like e via dicendo. Un fenomeno inarrestabile ma positivo, anche se richiede una netiquette e un affinamento delle tecniche di relazione mediatica: seguiteci nelle prossime iniziative nazionali e tematiche, che certamente non mancheranno.
Stefano Battilana
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