Politici, esperti e rappresentanti dei lavoratori a confronto sul futuro della Pubblica Amministrazione
Quali cambiamenti per la Pubblica Amministrazione? Le scelte che deve compiere la PA per tenere il passo e dialogare efficacemente con cittadini e imprese, per incrementare la propria capacità di innovare servizi e modelli organizzativi, a partire dalla propria dotazione di strumenti e dall’aggiornamento delle competenze e per ridisegnare la dimensione individuale e organizzativa del lavoro, sono state il tema del convegno organizzato dalla FLP lo scorso 26 novembre a Roma presso lo Spazio Hdrà.
Convegno che ha avuto un grande successo grazie all’elevata qualità degli interventi e all’approccio costruttivo che si è voluto dare all’evento. Successo testimoniato dalla presenza fra gli auditori di alti dirigenti delle Amministrazioni Centrali e di esperti del settore. Sul palco il Sottosegretario Mattia Fantinati, il Presidente della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati Carla Ruocco, il deputato e candidato alla segreteria del PD Francesco Boccia, i professori Luciano Hinna e Roberto Maglione e il presidente dell’ARAN Sergio Gasparrini, si sono confrontati con il Segretario Generale FLP Marco Carlomagno e con Vincenzo Patricelli, responsabile del Dipartimento politiche economiche e fiscali della FLP. A moderare, il Vicedirettore del Corriere della Sera Antonio Polito.
Di particolare interesse l’intervento di Mattia Fantinati, che ha sottolineato la necessità di “mettere a sistema e far parlare tra loro tutte le PA: ci sono 11mila database che non comunicano fra loro, che usano procedure diverse. Occorre una PA sempre più smart e vicina al cittadino”.
È d’accordo Marco Carlomagno, che aggiunge che “Occorre superare le logiche del passato, che hanno portato le amministrazioni a sottostare ai tentativi di ricerca del consenso della cattiva politica e del cattivo sindacato, e tornare a pensare ai bisogni delle persone che fruiscono dei servizi pubblici. Il riferimento della PA deve essere la comunità degli amministrati, con cui occorre essere più connessi e a cui si deve rendere conto costantemente”.
Roberto Sperandini
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