Scuola in sciopero l’8 giugno. La Gilda degli Insegnanti e gli altri quattro principali sindacati rappresentativi del settore (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals) hanno proclamato la giornata di astensione dal servizio nell’ultimo giorno di lezione dopo il fallimento del tentativo di conciliazione con il ministero dell’Istruzione. Numerosi i motivi che hanno indotto le organizzazioni sindacali a indire la mobilitazione, tra cui il mancato potenziamento degli organici, provvedimento che invece si rende necessario per garantire a settembre una ripresa in sicurezza delle attività didattiche in presenza, rimodulate su gruppi ridotti di alunni.
Il documento del Comitato Tecnico Scientifico, nel fornire un dettagliato quadro della situazione alla luce di tutte le precauzioni da adottare per prevenire rischi di contagio, ha reso ancora più evidente l’insufficienza delle risorse destinate al sistema di istruzione per fronteggiare l’emergenza. Se davvero si vuol tornare in sicurezza alle attività in presenza, non bastano piccoli aggiustamenti, servono investimenti straordinari.
Da viale Trastevere risposte insoddisfacenti anche per quanto riguarda le altre richieste avanzate dai sindacati: garantire il rigoroso rispetto del limite di 20 alunni per classe in caso di presenza di allievi con disabilità; rivedere i parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche; provvedere alla messa in sicurezza degli edifici. Tutto ciò si aggiunge alla mancata attuazione degli impegni che avrebbero consentito a molti precari con almeno tre anni di servizio una stabilizzazione del rapporto di lavoro già il prossimo settembre.
Nessuna certezza anche sulle risorse da destinare al rinnovo del contratto per il triennio 2019-21. Il personale della scuola ha dato in questi mesi una grande prova di responsabilità, senso civico, passione per il proprio lavoro: non possono essere queste le uniche risorse su cui far conto, è il momento che faccia fino in fondo la sua parte chi ha la responsabilità di governare il Paese.
Ester Trevisan
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