Le principali richieste della FLP al Ministro Zangrillo nell’incontro a Palazzo Vidoni
A distanza di più di tre mesi dall’insediamento del nuovo Governo, il 3 marzo le Confederazioni rappresentative hanno incontrato il Ministro PA, Paolo Zangrillo.
La FLP, presente con il suo Segretario Marco Carlomagno, ha ribadito al Ministro le criticità connesse al ritardo con cui si è avviato il confronto, rappresentando le priorità da affrontare subito, per ricercare soluzioni adeguate alle aspettative del Paese e delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici.
Innanzitutto l’avvio immediato delle trattative per il rinnovo dei Contratti scaduti a dicembre del 2021, chiudendo quelli della tornata precedente ancora fermi al palo come quello della PCM e quelli di tutte le aree della dirigenza.
Per la FLP il morso dell’inflazione a due cifre e i rinnovi precedenti effettuati con forte ritardo, dopo anni di blocco forzoso e con parametri di rivalutazione degli stipendi inadeguati all’andamento dei prezzi, certificano una perdita del potere di acquisto che in questi anni ha raggiunto il 30%, ponendo l’Italia tra i fanalini di coda dell’Unione Europea, e rendono assolutamente necessaria una netta inversione di tendenza nel DEF e nella prossima legge di stabilità per adeguare stipendi e retribuzione complessiva dei pubblici dipendenti all’attuale costo della vita.
Inoltre Carlomagno ha evidenziato che bisogna ancora dare attuazione ai nuovi ordinamenti professionali (area delle elevate professionalità, progressioni tra le aree, attribuzione dei differenziali stipendiali), che a distanza di 1 anno dalla loro entrata in vigore non sono stati ancora applicati in nessuna Amministrazione. Così come bisogna dare continuità alle nuove politiche di reclutamento, indispensabili per ripianare gli organici delle Amministrazioni, centrali e territoriali ormai ridotti all’osso, superando la precarizzazione dei rapporti di lavoro e procedendo alla loro stabilizzazione.
Occorre proseguire con decisione sulla strada dell’innovazione organizzativa e della digitalizzazione dei processi, implementando la connettività tra Amministrazioni, e tra le stesse e i cittadini e gli utenti, rendendo interoperabili le banche dati e rafforzando le nuove forme di lavoro a distanza.
Sul lavoro agile è assolutamente inaccettabile quanto sta avvenendo in gran parte delle Amministrazioni dove, a fronte delle dichiarazioni dello stesso Ministro Zangrillo di incoraggiarlo quale fattore decisivo per modernizzare Amministrazioni e modelli organizzativi, si assiste invece in molte realtà a un nuovo incredibile dietro front, con conseguenze negative non solo sulla conciliazione vita lavoro, ma anche sulla qualità dei servizi resi e sulla stessa trasformazione in senso democratico, aperto e partecipativo delle Amministrazioni interessate. La richiesta FLP è quella dell’emanazione di direttive di funzione pubblica che trasformino in indirizzi operativi le aperture più volte rilanciate dal Ministro Zangrillo.
La FLP contrasterà con forza ogni idea di tornare indietro, di ripristinare sistemi arcaici e feudali di gestione della cosa pubblica.
Roberto Cefalo
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