Dopo 14 anni il rinnovo del contratto privato della sanità è ancora in alto mare: si aspettava la firma per febbraio, ma quasi fosse uno scherzo del destino l’emergenza nazionale ha sospeso la trattativa. Adesso, a detta di Aiop e Aris, le risorse disponibili non consentirebbero alle strutture associate di tutte le Regioni di far fronte agli oneri derivanti dal rinnovo del contratto, eppure – abbiamo assistito anche a donazioni cospicue a loro favore da privati – afferma Romina Iannuzzi, responsabile sanità privata di NurSind.
Il 17 maggio NurSind aveva dichiarato lo stato di agitazione e aveva chiesto al Ministero del lavoro di tentare una conciliazione, tentativo che ha avuto esito negativo.
“Un atteggiamento che non riteniamo più tollerabile e che ci rimanda a quanto accaduto nel lontano 2010 – continua Iannuzzi -, ovvero alla mancata erogazione degli arretrati contrattuali per i quali ancora oggi moltissimi lavoratori sono ancora in causa. Siamo stanchi di essere utilizzati come grimaldello da AIOP ed ARIS per far leva sulle Regioni (dalle quali vogliono sempre di più) – conclude la Dirigente Nursind – e se non si procederà con l’immediato rinnovo del contratto su tutto il territorio nazionale il NurSind è pronto a scendere in piazza mobilitando tutti i lavoratori della sanità privata”.
Marialuisa Asta
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