Lo certifica l’ARAN. Puniti duramente i finti sindacati e quelli che hanno fatto da sponda ai governi anziché difendere i diritti dei lavoratori.
La FLP è il sindacato che si rafforza di più in tutti i comparti del pubblico impiego, in particolar modo nei comparti ove è già rappresentativo: il comparto delle Funzioni Centrali e quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ne avevamo già preso coscienza, grazie all’analisi dei dati in nostro possesso relativi al numero degli iscritti e alla grande crescita riscontrata alle elezioni RSU dello scorso aprile. Ora però c’è l’ufficialità dell’ARAN, che lo scorso 17 gennaio ha certificato i dati di rappresentatività relativi al triennio 2019-2021.
Nel comparto Funzioni Centrali la FLP non solo passa dal 6,60% all’8,29% – con una crescita di oltre il 25 per cento – ma diventa il quinto sindacato, superando sia Confintesa che USB. Siamo, nel comparto, il sindacato che cresce di più, in termini percentuali, sia di iscritti che di voti RSU; l’unico sindacato che accresce il numero dei suoi iscritti in valore assoluto (+1.567) mentre tutti gli altri sindacati ne perdono. Tutto ciò, nonostante il non trascurabile fatto che, alla data di rilevazione delle deleghe, la FLP fosse praticamente assente nell’ex-comparto degli Enti Pubblici Non Economici (EPNE) e alle scorse RSU non fosse ancora ben strutturata in quel settore. Nel frattempo la nostra presenza nel settore del “parastato” si va consolidando di giorno in giorno, con numeri che ci fanno essere fiduciosi di poter ottenere risultati ancora migliori e quindi di poter rappresentare sempre meglio le istanze dei lavoratori.
Ma il nostro successo non si ferma qui perché tutti i sindacati “cugini” che fanno parte della galassia CGS crescono in modo preponderante nei loro ambiti di riferimento, rafforzando la Confederazione in termini sia numerici che politici, dimostrando ancora una volta la bontà della scelta di unire sotto un’unica bandiera le realtà più dinamiche tra i sindacati del Pubblico Impiego.
Il dato forte della rilevazione fatta dall’ARAN è che le organizzazioni sindacali che hanno accresciuto il loro consenso sono le stesse che hanno fatto della difesa dei diritti dei lavoratori l’unico principio che orienta il loro comportamento. Al contrario, chi ha scelto di firmare contratti che annacquavano quei diritti e deciso di fare da cinghia di trasmissione a governi che hanno pesantemente ridotto salario e dignità dei lavoratori, è stato duramente punito, con la perdita di iscritti e voti.
Allo stesso modo iniziano a sgonfiarsi pure quei finti sindacati che non hanno alcuna visione del futuro ma “campano” solo di iniziative estemporanee per perpetuare i loro piccoli apparati e privilegi.
Acquisito il lusinghiero risultato sta a noi, ora, dimostrare di meritare il consenso conseguito e fare sforzi sempre maggiori per costruire proposte che migliorino le condizioni di vita dei lavoratori.
Siamo già impegnati per questo, a partire dai rinnovi contrattuali e dalle sinergie che bisogna trovare per restituire ai lavoratori i diritti previsti dalla nostra Costituzione e ampliare le materie contrattuali.
Vincenzo Patricelli
Clicca sull'immagine per aprire il file in formato PDF