Nel 2019 le denunce all’Inail di infortuni sul lavoro sono aumentate dello 0,1% rispetto al 2018, arrivando a quota 641.638. Soprattutto, sono aumentate in maniera ben più consistente le denunce di malattie professionali, passate da 59.585 nel 2018 a 61.310 nel 2019 (+2,9%).
È quanto emerso dall’ultimo rapporto Inail in relazione ai primi 11 mesi del 2019.
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (34.971 casi), del sistema nervoso (6.095, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale) e dell’orecchio (3.942) continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite da quelle del sistema respiratorio (2.559) e dai tumori (2.244).
A livello territoriale si registra una diminuzione delle denunce di infortunio nel Nord-Ovest (-0,3%), nel Nord-Est (-0,5%) e al Sud (-1,2%) mentre nel Centro e nelle Isole l’aumento è stato pari, rispettivamente, allo 0,9% e allo 0,2%. Tra le regioni che hanno fatto registrare le flessioni percentuali maggiori spiccano il Molise (-6,6%) e la Valle d’Aosta (-3,9%). Gli incrementi più consistenti sono, invece, quelli della Sardegna (+3,2%) e delle Marche (+1,8%).
Una novità riguarda il protocollo di 423 denunce di malattie professionali legate ai disturbi psichici e comportamentali e 372 per quelle della cute e del tessuto sottocutaneo.
Ancora molto diffusa la tendenza a non denunciare la malattia professionale per paura di ripercussioni, fino alla perdita del lavoro stesso, o per il timore di essere ingiudicati alla propria mansione.
Dott.ssa Marialuisa Asta
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