Ormai è chiaro: per la Lega la regionalizzazione del sistema di istruzione è una priorità. Lo ha ribadito il ministro Salvini nelle ultime ore, al termine dell’incontro al vertice con il presidente Giuseppe Conte e con il vicepresidente Luigi Di Maio.
E’ pur vero che in Parlamento i numeri sono esattamente gli stessi di qualche giorno fa ma è fuori dubbio che l’innegabile successo elettorale della Lega sta rapidamente modificando i rapporti di forza all’interno dell’esecutivo a vantaggio del partito di Salvini.
Si tratta di capire fino a che punto il M5S sarà disposto a cedere ancora di più alle “pretese” della Lega che, se tirasse troppo la corda, potrebbe provocare una crisi di Governo di difficile soluzione.
Peraltro molti osservatori politici ritengono che ormai la crisi sia inevitabile: si tratta solo di capire a chi toccherà assumerne la responsabilità.
In questo quadro gli impegni assunti da Conte e dal ministro Bussetti con l’intesa del 24 aprile potrebbero passare in secondo piano, anche se va detto che nel decreto crescita all’esame del Parlamento è già stato inserito un emendamento che dovrebbe servire a dare il via libera alla operazione di stabilizzazione di alcune decine di migliaia di precari della scuola.
Per ora la situazione è questa ed è ormai chiaro che si sta navigando a vista.
Fra 10 giorni lo scenario potrebbe essere molto diverso.
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