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GLI ESPERTI RISPONDONO

Occupazioni, si fa la conta dei danni. Valditara: “Chi rovina una scuola deve pagare. Il Ministero chiederà di potersi costituire parte civile per ottenere il risarcimento”

“I rilevanti danni cagionati nel corso di occupazioni studentesche al liceo Gullace (due milioni di euro), al liceo Virgilio (almeno 60.000 euro), entrambi di Roma, e, da ultimo, la devastazione degli istituti Pacinotti e Da Vinci di Pisa sono inaccettabili. Il Ministero chiederà di potersi costituire parte civile nei processi penali a carico dei responsabili per ottenere il risarcimento dei danni”.

Sono le parole del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che commenta la conta dei danni seguiti alle occupazioni che nelle ultime settimane si sono svolte in diverse parti d’Italia.

Secondo il Ministro, “chi rovina una scuola deve pagare per rimetterla in sesto, non devono più pagare i cittadini”.

Valditara insiste sul fatto che si tratta di “atti di mero teppismo, che nulla hanno a che vedere con la libera espressione delle opinioni e del dissenso e che compromettono anche il diritto di tutti gli altri studenti di poter studiare nella loro scuola“.

Le prime conseguenze: studenti sospesi

Alcuni studenti del liceo Cavour di Roma, come spiegato in precedenza, sono stati sospesi fino a 15 giorni in seguito all’occupazione dell’istituto. La notizia arriva direttamente dagli studenti, che denunciano provvedimenti disciplinari “rieducativi” e “processi alle idee” da parte del consiglio di classe.

Gli studenti del Cavour contestano la “falsa narrazione” diffusa dalla dirigenza sulla situazione della scuola e denunciano un clima di repressione esteso a tutte le scuole romane che hanno occupato negli ultimi mesi. “Seguendo la linea del ministro Valditara, presidi e governo stanno cercando di dividere la comunità studentesca, dipingendo l’occupazione come un atto di una minoranza violenta”, affermano i ragazzi.

Bisogna anche segnalare che in un liceo romano i genitori sono scesi in campo per difendere i propri figli: “Chiedono che la scuola non sia ridotta a un mercificio di voti, ma uno spazio di confronto e formazione di una coscienza critica”, affermano i genitori. Gli studenti, secondo i genitori, lungi dall’essere semplici contestatori, dimostrano di avere a cuore il futuro e di voler comprendere il mondo che li circonda.

Negli ultimi anni le occupazioni hanno causato ingenti danni alle strutture scolastiche. Mario Rusconi, di ANP Roma, ha riportato che nell’ultimo anno due scuole hanno subito perdite per un totale di 350.000 euro, mentre l’incendio della scuola Gullace ha comportato danni stimati in due milioni di euro. Due anni fa, il bilancio dei danni ammontava a 500.000 euro, evidenziando la gravità del problema.

Già lo scorso anno il Ministro Valditara invitava i dirigenti scolastici a segnalare immediatamente gli episodi di danneggiamento, individuando i responsabili.

Di Fabrizio De Angelis

FONTE: ORIZZONTE SCUOLA
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