A cura di NURSIND – Il sindacato delle professioni infermieristiche
La PEC
D: Mi è giunta la richiesta, da parte dell’ordine a cui sono iscritto, di comunicare l’indirizzo email PEC: la richiesta è legittima?
Ernesto, Milano
R: La normativa relativa alla questione PEC (Posta Elettronica Certificata) è la seguente:
- la Legge n. 2 del 28 gennaio 2009, (conversione del D.L. 185/2008) stabilisce che “I professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (o analogo indirizzo di posta elettronica di cui al comma 6) entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Ma non prevedeva controlli o sanzioni per l’omessa comunicazione.
- Il DPCM 6 maggio 2009 (Disposizioni in materia di rilascio e di uso della casella di posta elettronica certificata assegnata ai cittadini) all’art. 9 esplicitava che “I pubblici dipendenti, all’atto dell’assegnazione di una casella PEC da parte dell’amministrazione di appartenenza, possono optare per l’utilizzo della stessa”
- Il Decreto 19 Marzo 2013 (Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti INI-PEC) all’art. 4, comma 5, stabilisce che a loro volta gli ordini e i collegi pubblichino in un elenco riservato, consultabile in via telematica esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni, i dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata
- Il DPR 11 febbraio 2005, n. 68 (Regolamento recante disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata, a norma dell’articolo 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3.) stabilisce che le ricevute di invio e consegna che il mittente riceve dai Gestori hanno valore legale; quindi vengono equiparate alla raccomandata postale con ricevuta di ritorno
Da ciò sembrerebbe acclarato l’obbligo per gli Infermieri di possedere una PEC, fornita dall’Ordine o acquistata dai vari gestori a costi che si aggirano sui 6€/anno.
Personalmente, ritengo l’email PEC un valido ed economico servizio in sostituzione della vecchia raccomandata AR effettuata in posta.
Dott.re Salvatore Lo Presti
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