A cura di NURSIND – Il sindacato delle professioni infermieristiche
La de-certificazione del rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadini
D: Salve sono Ludovica,
sono dipendente a tempo indeterminato della Asl di Pordenone. Lo scorso mese mi sono iscritta all’Università telematica per frequentare un master.
Ho presentato in azienda la domanda per ottenere le 150 ore retribuite di diritto allo studio, allegando la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, nella quale dichiaravo di essere iscritta al 1° anno del corso di studi.
L’azienda rispondeva inviandomi una lettera in cui, per poter usufruire dei permessi di diritto allo studio, mi si chiedeva la certificazione rilasciata dall’Università che attestasse l’iscrizione, ritenendo non valida l’autocertificazione.
E’ valida la richiesta di una amministrazione pubblica di presentare in originale una certificazione per la richiesta del permesso allo studio anziché l’autocertificazione?
Ludovica, Pordenone
R: La Direttiva del Ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione del 22/12/2011, a seguito dell’art. 15 della legge 183/2011 che è entrata in vigore il 1 gennaio 2012, modifica la disciplina dei certificati e delle dichiarazioni sostitutive contenuta nel “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa” (DPR 28 dicembre 2000 n. 445, modificato dall’articolo 15 della legge n.183 del 2011).
Si possono autocertificare o attestare: stati, fatti e qualità documentabili e certificabili dalla pubblica amministrazione, e possono essere attestate numerose altre situazioni e fatti a conoscenza dell’interessato (ad esempio di essere erede), mentre non possono essere sostituiti da dichiarazione i certificati medici, sanitari, veterinari, di conformità CE, di marchi, di brevetti.
Qualora l’amministrazione reiterasse la richiesta di certificazione in originale anziché autocertificazione, il dipendente dovrebbe inviare la seguente nota:
Spett.le azienda,
l’autocertificazione, con assunzione della responsabilità per le dichiarazioni rese ex art. 76 DPR 445/2000 già inviata, è idonea e sufficiente. Pertanto vi invito e diffido a considerarla ai fini della fruizione dei permessi per motivi di studio ai quali lo scrivente ha pieno diritto. In difetto, mi vedrò costretto ad adire le opportune vie legali per la tutela dei miei diritti e interessi.
http://www.funzionepubblica.gov.it/semplificazione/la-decertificazione
Dott. re Salvatore Lo Presti
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