Lo ha detto oggi in un’intervista a il Fatto Quotidiano il ministro della Salute Roberto Speranza: “Va fatto ogni sforzo per non mettere in contraddizione due diritti irrinunciabili, quello alla salute e all’istruzione”.
20 SET – L’obbligo vaccinale torna sul tavolo politico. Dopo la conferma del vice ministro Sileri che il ddl sull’obbligo flessibile andrà avanti, torna a parlarne anche il ministro Roberto Speranza che oggi, in un’intervista al Fatto Quotidiano dà la notizia della decisione di avviare una verifica con il Miur “sui numeri veri e le ricadute reali della normativa vigente”.
Non sono chiari i termini di questa verifica anche se lo scopo del ministro è chiaro: “Va fatto ogni sforzo per non mettere in contraddizione due diritti irrinunciabili, quello alla salute e all’istruzione”.
Ma per Speranza, comunque, la scienza resta la bussola per decidere in materia: “Di fronte alla salute dei nostri figli, giù tutte le bandierine della politica. Per me è fondamentale affidarsi alla scienza”, dice al Fatto nell’intervista dove torna a parlare anche di tenuta del sistema sanitario con la consapevolezza che la difesa della sanità pubblica, “non si fa con la bacchetta magica, ci vogliono umiltà e consapevolezza della realtà”.
Continuità con il suo predecessore Giulia Grillo, il neo ministro l’annuncia sulle liste d’attesa dove ricorda che “c’è già un piano avviato dal ministro Grillo su cui continuerò a lavorare” anche se, aggiunge, “sicuramente dovremo sfruttare meglio il sistema digitale, ad esempio per implementare il fascicolo sanitario elettronico, per cui quando un cittadino accede in un ospedale la sua storia sia immediatamente disponibile”.
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