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GLI ESPERTI RISPONDONO

Ue: l’Ungheria alla prova della Salute europea. Ecco chi è il nuovo commissario

Oliver Varhelyi subentra a Stella Kyriakides e prende anche la delega al “Benessere degli animali”, non esattamente una priorità per gli uomini del premier Viktor Orban. Sparisce la “Sicurezza alimentare”

Non si spengono le polemiche in Ungheria contro l’Ue e Ursula von der Leyen per aver negato a Budapest la delicata delega all’Allargamento. Il magiaro Olivér Várhelyi sarà probabilmente confermato nella nascente Commissione europea, ma il suo portafoglio cambia e lo vede subentrare alla cipriota, Stella Kyriakides, quale responsabile della Salute. Inoltre, egli aggiunge la competenza sul Benessere degli animali. Várhelyi, nominato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, è un diplomatico e politico nato a Szeged (Ungheria) il 22 marzo 1972. Non certo un esordiente, subentrò alla prima scelta del premier Viktor Orban nel precedente esecutivo ricoprendo appunto il ruolo di Commissario europeo per l’Allargamento e la Politica di vicinato. L’esponente ungherese – non un medico, a differenza di Kyriakides – si è laureato in giurisprudenza all’Università di Szeged nel 1996 e vanta un Master in studi giuridici europei all’Università di Aalborg (Danimarca).

Abilitato alla professione forense nel 2005, il neo Commissario è stato anche ambasciatore di Ungheria presso l’Unione europea, oltre che capo del dipartimento di Diritto dell’Ue presso il ministero della Giustizia ungherese. Dal 2008 al 2011 è stato per un breve periodo a capo dell’unità della Commissione europea, responsabile dei diritti di proprietà industriale presso la direzione generale Mercato interno e servizi. Successivamente è tornato al servizio estero ungherese, dal 2011 in poi come vicedirettore e in seguito, dal 2015, come capo della Rappresentanza permanente a Bruxelles, con il grado di ambasciatore straordinario e plenipotenziario.

Non solo Salute, con la Commissione Ue 2024, il portafoglio di Várhelyi muta. Sparisce infatti dal titolo, la “sicurezza alimentare” e, un inedito, si ufficializza nell’Unione il “benessere degli animali”. Il Commissario, tuttavia, continuerà a occuparsi di prevenire e ridurre gli sprechi, nonché di migliorare “la sostenibilità, la sicurezza e l’accessibilità della produzione alimentare lungo tutta la catena alimentare”, chiarisce la lettera di incarico di von der Leyen che ha precisato anche come il portafoglio dell’ungherese debba includere la “prosecuzione dei lavori in materia di lotta contro il cancro“, nonché l’impegno sulla “prevenzione” sanitaria. Inoltre, tra i compiti di Várhelyi figurano: portare a compimento la riforma della legislazione farmaceutica europea; agire con azioni mirate contro la carenza di medicinali; ampliare l’offerta di dispositivi medici nel vecchio continente e a favore del settore biotech; contrastare il tabagismo; favorire misure contro l’antibiotico-resistenza e promuovere la salute mentale dei cittadini europei.

Nella precedente legislatura la postura di Várhelyi non è passata inosservata e il Commissario è stato a più riprese criticato per aver rotto i ranghi con la linea ufficiale della Commissione e aver perseguito un’agenda in linea con il governo di Viktor Orbàn. Al momento, la nuova delega sul benessere degli animali non sembra essere una priorità del partito al governo ungherese (Fidesz), di cui Várhelyi è un esponente di rilevo. Nella scorsa legislatura – infatti – i 12 europarlamentari di Orbàn hanno votato a favore degli interessi dei cacciatori respingendo la direttiva che vieta l’utilizzo del piombo nei pallini da caccia nelle cosiddette aree umide. Un precedente che potrebbe giocare a sfavore di Várhelyi quando la sua nomina, come quella dei nuovi Commissari, dovrà passare il vaglio delle audizioni del Parlamento europeo, che potrebbero concludersi solo a metà novembre, e del voto finale dell’Assemblea.

FONTE: NURSIND SANITA’
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