Lo stipendio dei docenti italiani, com’è noto, è ben lontano da quello dei colleghi europei, collocandosi agli ultimi posti.
Vediamo le differenze esistenti all’inizio e a fine carriera, sulla base di una rilevazione della Cisl Scuola, effettuata sugli ultimi dati disponibili.
Stipendio: importo inizio carriera
Così scrive la CISL:
Il primo dato che balza evidente è che il traguardo del salario europeo è già molto impegnativo se riferito ai livelli retributivi di ingresso per tutti i gradi scolastici considerati.
Posto che il nostro Paese detiene – ahimè -la maglia nera, rispetto ai Paesi considerati, per tutti i gradi scolastici, spicca il divario stipendiale dei docenti della primaria, inferiore alla media Ue di ben 2.770,95 euro all’anno (213,15 euro al mese per tredici mensilità).
La forbice tra gli stipendi italiani ed europei è già notevole ad inizio carriera, differenza che cresce riguardo ai docenti della scuola primaria, la cui retribuzione è inferiore di 2770,95 euro all’anno rispetto a quella dei colleghi europei.
Qui gli stipendi iniziali in Italia e la media UE:
Stipendio: importo fine carriera
La differenza cresce al termine della carriera:
Come si evince dalla tabella, il divario è notevole e il primato è sempre detenuto dai docenti della scuola primaria che percepiscono 9539,98 euro in meno rispetto ai colleghi europei.
Seguono i docenti della scuola secondaria di II grado con un meno 9235,05 euro all’anno; i docenti della secondaria di primo grado con un meno 8679,12 euro e quelli dell’infanzia con un meno 5179,11.
Stipendi: dati OCSE
Questa, come pubblicata dalla Cisl, la sintesi dei dati del rapporto OCSE 2018:
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