L’effetto del blocco degli stipendi si è fatto sentire come non mai: gli insegnanti italiani guadagnano meno di tutti, addirittura li superano gli spagnoli.
Il problema risiede nel fatto che l’inflazione è cresciuta in nove anni del 7%.
Inoltre, venendo meno risorse aggiuntive (Fis, Mof e altro) le buste paga medie ad inizio carriera si sono assottigliate di 2.500 euro: come sottolinea Il Giorno del 31 luglio, sei anni fa ammontavano circa a 31.900 euro; oggi sono scese addirittura sotto il 30mila, attestandosi a 29.400 euro.
Nel corso degli anni si recupera ma non di molto: se le medie Ocse e del vecchio Continente superano abbondantemente i 44mila euro, gli insegnanti italiani si fermano a 35.951.
Insomma, il gap è ampio. E secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico servirebbero qualcosa come 17 miliardi di investimenti.
Il problema, ha precisato la ministra dell’Istruzione, anche alla Tecnica della Scuola, è che “i fondi non ci sono” e i docenti si dovranno accontentare nel 2018 di 85 euro di aumento medio. Pure lordo.
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