Decolla il Polo Unico per le Visite Fiscali sia per i dipendenti del settore privato che per il pubblico impiego. L’Inps gestirà entrambi gli accertamenti.
Le visite fiscali dei dipendenti pubblici passano all’Inps. Previa stipula di specifiche convenzioni tra Inps e organizzazioni sindacali. Lo mette nero su bianco l’articolo 18 dello schema di decreto legislativo sulla riforma del pubblico impiego approvato dal Governo la scorsa settimana in via preliminare ed ora all’esame delle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato. Tra le novità della Riforma anche la possibilità di condurre accertamenti ripetuti ed una armonizzazione delle fasce orarie di reperibilità tra il settore pubblico e quello privato.
In particolare il provvedimento approvato stabilisce che gli accertamenti medico-legali sui dipendenti assenti dal servizio per malattia sono effettuati, su tutto il territorio nazionale, in via esclusiva dall’INPS, d’ufficio o su richiesta delle Amministrazioni interessate, con oneri a carico dello stesso Istituto che provvede nei limiti delle risorse trasferite delle Amministrazioni interessate. Il rapporto tra l’Inps ed i medici di medicina fiscale sarà disciplinato da apposite convenzioni, stipulate dall’INPS con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative in campo nazionale. Per la stipula delle predette convenzioni servirà un atto di indirizzo adottato con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro della salute, sentito l’INPS per gli aspetti organizzativo-gestionali e sentite la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri e le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative.
L’atto di indirizzo ministeriale dovrà individuare la durata delle convenzioni, demandando a queste ultime, anche in funzione della relativa durata, la disciplina delle incompatibilità in relazione alle funzioni di certificazione delle malattie. Partirà così, in sostanza, il ‘Polo Unico‘ per gestire in modo unitario le visite fiscali e il controllo dei certificati medici sia nel settore della PA che nel settore privato. Sino ad oggi, come noto, l’attività di verifica e controllo nel pubblico è svolta dalle ASL che non sempre sono in grado di assicurare la capillarità dei controlli. I controlli sulla validità delle certificazioni prodotte dai lavoratori resteranno, come previsto attualmente, in capo alle singole amministrazioni pubbliche interessate.
Non solo. Un ulteriore decreto da adottare dal Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, stabilirà anche le fasce orarie di reperibilità entro le quali dovranno essere effettuate le visite di controllo, le modalità per lo svolgimento e per l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia con la finalità di armonizzare la disciplina dei settori pubblico e privato. A temperamento della norma si prevede, tuttavia, che qualora il dipendente debba allontanarsi dall’indirizzo comunicato durante le fasce di reperibilità per effettuare visite mediche, prestazioni o accertamenti specialistici o per altri giustificati motivi, che devono essere, a richiesta, documentati, sarà tenuto a darne preventiva comunicazione all’amministrazione che, a sua volta, ne darà comunicazione all’INPS.