“In Italia la situazione è ancora troppo pericolosa per pensare di riaprire le scuole”. Lo afferma la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Il Governo a giorni prenderà una decisione – spiega – ma con l’attuale situazione sanitaria ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti”.
Non cancelleremo gi sforzi fatti
“Scegliere di seguire un principio di cautela, come consigliato dalla comunità scientifica è una decisione molto politica. E non affatto scontata. Solo ieri ci sono stati altri 525 morti. Non cancelliamo gli sforzi fatti finora”.
Per quanto riguarda invece la promozione a tutti assicurata, Azzolina sottolinea che le pagelle saranno “vere”. «Se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5. La didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate».
Tuttavia per le famiglie si prevede “un’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter”.
Esami di stato
Per gli esami di Stato però “sarebbe auspicabile” l’esame a scuola anche se «Ricevo lettere di studenti che mi chiedono un esame in presenza: sarebbe auspicabile, vedremo se si potrà. Escludo l’ipotesi mista: studenti a scuola e professori a casa».
E quindi aggiunge rispetto all’apertura della scuola a settembre: ”Dedicheremo le prime settimane al lavoro per chi è rimasto indietro o ha avuto insufficienze. Ma non abbiamo stabilito le date, lo faremo insieme alle Regioni” spiega.
E se anche settembre ”sarà necessaria la didattica a distanza, ci faremo trovare pronti. Oltre ai fondi già stanziati arriveranno presto altri 80 milioni”.
Mascherine? Mai
Azzolina infine boccia l’idea delle mascherine in classe: ”Non mi piace l’idea di studenti con la mascherina a scuola. E come si fa a chiedere ad un bambino di rispettare la distanza di sicurezza?”
Doppi turni
Ma boccia pure i doppi turni: «Stiamo valutando tante soluzioni. Sono contraria all’idea di raddoppiare l’orario del personale scolastico. Smettiamo di pensare che un docente lavori solo 18, 24 o 25 ore alla settimana».
I concorsi
Per i concorsi, infine, la ministra dichiara: «I concorsi si faranno. È l’unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre».