I cittadini evidenziano le carenze della pubblica amministrazione in materia di transizione green e di digitalizzazione, con l’88% degli enti che usa ancora strumenti analogici
La pubblica amministrazione italiana non riesce ancora a rendersi attrattiva o a conquistarsi la fiducia degli italiani. Tanto che 1 italiano su 2 ha una percezione negativa della pa. Questo quanto emerge dalla prima analisi effettuata dalla società di data analysis Bigda per conto di Flp, la federazione dei lavoratori pubblici e del pubblico impiego, prendendo in esame i volumi di conversazioni sul web e sui social network relativi alla Pubblica Amministrazione nei primi mesi del 2024.
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I temi di discussione che hanno portato a un giudizio polarizzato verso il segno meno sono vari: dalle questioni relative alla gestione dell’ordine pubblico alla mala sanità, dalla gestione ambientale da parte delle amministrazioni locali ai servizi della pubblica amministrazione. E poi ancora digitalizzazione e retribuzione. A parlare di questi temi, sono soprattutto uomini (per il 64,3%) giovani, tra i 25 e i 34 anni (per il 43,8%). Tra le regioni più attente, quelle del Sud: Calabria in testa, Basilicata e poi Sardegna. Tra le prime 10, nessuna regione del Nord Italia, lasciando forse intravedere un gap nella qualità dei servizi offerti lungo la Penisola.
Il nodo concorsi
Un discorso a parte va fatto sui concorsi pubblici. In particolare, quasi il 40% degli utenti cerca informazioni sui concorsi però, «questa ricerca cospicua si traduce, andando avanti nella selezione, con ben il 20% dei vincitori dei concorsi che rinuncia a prendere servizio« sottolinea Marco Carlomagno, segretario generale di Flp. I concorsi pubblici, insomma sono il grande «vorrei ma non posso» della pa. I motivi sono ormai noti, spiega il numero uno di Flp: «pochi scatti di carriera, retribuzioni basse, innovazione assente e lo smart working che anziché essere una possibilità è un miraggio. In poche parole, la ragione sta nell’incapacità di essere attrattiva della pubblica amministrazione».
Ancora strumenti analogici nell’88% della pa
La pa italiana risulta indietro poi nel portare a compimento le due transizioni gemelle: digitale e green. Da un lato, l’88% delle pubbliche amministrazioni locali, infatti utilizza ancora procedure e strumenti analogici. Tanto che è proprio la voce «digitalizzazione della PA» ad occupare lo spazio maggiore sulle discussioni relative al Pnrr sul web: il 40% degli utenti ne parlano, con un orientamento del sentiment totale neutro per il 65%. Dall’altro lato, la pa convince solo il 7% degli italiani in materia di transizione ecologica e attenzione all’ambiente. (riproduzione riservata)
di Silvia Valente