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GLI ESPERTI RISPONDONO

Prescrizione contributi dipendenti pubblici, scadenza il 31 dicembre 2018: come recuperarli

Il 31 dicembre 2018 è l’ultimo giorno per recuperare i contributi persi con il passaggio da INPDAP a INPS; ecco come fare per non perderli in vista della scadenza dei termini della prescrizione.

Mancano pochi mesi al termine della prescrizione per i contributi previdenziali dei dipendenti pubblici; come confermato dall’INPS nella circolare 169/2017, infatti, i contributi precedentemente accreditati presso l’INPDAP (l’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica soppresso dal 2012) non presenti nell’estratto conto INPS verranno definitivamente persi.

Con la soppressione dell’INPDAP avvenuta nel gennaio del 2012, infatti, i fondi previdenziali dei dipendenti pubblici sono stati trasferiti all’INPS; in questo passaggio, però, è possibile che alcuni contributi previdenziali siano andati persi.

Nessun problema perché è possibile recuperarli segnalando la mancanza all’INPS, ma ciò dovrà essere fatto entro il termine improrogabile del 31 dicembre 2018; dopo questa data, infatti, i contributi non accreditati sul vostro fondo INPS saranno persi per sempre.

Capire come fare per rilevare eventuali errori e per segnalarli all’INPS prima della scadenza dei termini della prescrizione è molto importante, così da non perdere i contributi riconosciuti per gli anni effettivamente lavorati.

Per questo motivo abbiamo pensato di scrivere una guida utile per i dipendenti pubblici, nella quale faremo chiarezza su come recuperare i contributi persi durante il passaggio da INPDAP a INPS.

Quando si perdono i contributi

contributi previdenziali cadono in prescrizione dopo 5 anni; è stato l’articolo 3 – commi 9 e 10 – della legge 335/1995, infatti, a ridurre i termini della prescrizione per i contributi portandoli da 10 a 5 anni.

Visto quanto stabilito dalla normativa, quindi, i termini per recuperare i contributi ex INPDAP non accreditati dovrebbero essere già scaduti; l’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione, infatti, è stato soppresso dal 1° gennaio 2012 e di conseguenza la scadenza dovrebbe essere fissata al 31 dicembre 2017.

Ebbene sarebbe stato così se nel frattempo non fosse intervenuta la proroga annunciata dalla circolare INPS 169/2017 con la quale il nuovo termine è stato fissato al 31 dicembre 2018. I dipendenti pubblici, quindi, hanno ancora qualche mese di tempo per non recuperare all’eventuale perdita dei contributi, dopodiché – salvo una nuova, ma al momento improbabile proroga – non sarà più possibile rimediare.

Come recuperare i contributi

Visto quanto appena detto consigliamo ai dipendenti pubblici di accedere al sito INPS nell’area “La mia pensione” utilizzando il codice fiscale e il PIN, o in alternativa l’identità SPID.

A questo punto seguendo il percorso “Fascicolo previdenziale del cittadino”-> “Posizione assicurativa” potete procedere con il vostro estratto conto contributivo; grazie a questo strumento, infatti, potete consultare tutti i contributi accreditati sul fondo INPS, così da accorgervi eventualmente della mancanza di alcuni periodi contributi relativi al periodo precedente al 2012. Mancanza che appunto potrebbe essere motivata da errori – o anche ritardi – insorti con il passaggio dall’INPDAP all’INPS.

Se mancano contributi non disperate; questi possono essere recuperati con il versamento da parte dell’ente datore di lavoro, purché non si vada oltre alla data del 31 dicembre 2018.

Per recuperare agli errori basta segnalare l’errore all’INPS, attivando una richiesta di variazione e integrazione della posizione assicurativa nella quale indicherete i periodi mancanti e allegando, qualora fosse possibile, la documentazione necessaria a sostegno della vostra tesi.

Per farlo dovete utilizzare la funzionalità “richieste di variazione alla posizione assicurativa RVPA”, o in alternativa potete telefonare al numero INPS 803 164 (purché siate in possesso del PIN).

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https://www.money.it/Prescrizione-contributi-dipendenti-pubblici-31-dicembre-2018

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