Pensioni precoci 25 settembre 2016, Renzi, Poletti e Quota 41: decisione finale fra 48 ore
News pensioni precoci oggi 25 settembre 2016: Poletti, Renzi, e Quota 41, il 27 settembre potrebbe esserci l’incontro decisivo.
25 settembre 2016 MASSIMO CALAMUNERI
Poco meno di due giorni dopo di che sapremo se governo e sindacati raggiungeranno un’intesa sugli interventi legati alla riforma delle #Pensioni da doversi inserire in Legga di Stabilità. Le ultime news sulle pensioni per i precoci aggiornate ad oggi 25 settembre 2016 si rifanno in particolare alle parole diPoletti e Damiano (ministro del lavoro e presidente della commissione lavoro), con il primo a prendere tempo e placare gli animi e il secondo a spingere con veemenza perché si trovi una soluzione strutturale. Come ormai risaputo è slittato al 27 settembre l’ultimo incontro tra governo Renzi e sindacati, una scelta che lo stesso Poletti ha giustificato con la volontà di ‘elaborare soluzioni più approfondite’. I lavoratori #precoci in particolare si domandano se sarà o meno la volta buona per vedere approvata laQuota 41.
Ultime news pensioni precoci oggi 25-09-2016: si spera nella Quota 41, Renzi che farà? E’ il meeting decisivo
‘Non vogliamo creare altri esodati e un’altra settimana per riflettere ci ha aiutato a fare delle simulazioni più convincenti’: a parlare il ministro del lavoro e delle politiche sociali (che a dire il vero nel governo Renzi non si sono mai viste) Giuliano Poletti, che almeno a parole dimostra di sentire finalmente il peso della manovra che va ratificata. ‘Serve un lavoro fatto bene tra governo, Inps e Inail in modo da avere i numeri in mano per poter decidere’ aveva dichiarato sempre Poletti qualche giorno fa. Le ultime news sulle pensioni per i precoci aggiornate ad oggi 25 settembre si concentrano dunque sulle parole del ministro che lasciano comunque più dubbi che certezze: la Quota 41 è una possibilità che l’Esecutivo Renzi sta effettivamente vagliando? Tramontata l’ipotesi del bonus contributivo bisognerà capire cosa farà il governo e con quali risorse. Si perché i sindacati chiedono uno stanziamento di almeno 2 miliardi di euro. Una cifra che anche Cesare Damiano richiede con insistenza.
Le ultime notizie sulla riforma delle pensioni 2017 si rifanno però anche all’intervento di Cesare Damiano. L’ex ministro del Welfare auspica in particolare che nel meeting in programma fra due giorni esatti governo Renzi e sindacati giungano ad un’intesa scritta: ‘Mi auguro che l’incontro del 27 settembre si concluda con la più larga convergenza possibile e con un testo scritto. Si tratta di un punto indispensabile non solo perché ‘scripta manent’, ma perché senza un testo sarebbe impossibile una corretta trascrizione legislativa’. Chi da anni, come il sottoscritto, segue il teatrino legato alla riforma delle pensioni sa che di proclami ne sono stati fatti anche in passato senza che alle parole seguissero mai i fatti. Prima di affermare che tra due giorni nasceranno le fondamenta della nuova manovra bisogna dunque attendere: tutte le speranze sono riversate sui sindacati che devono necessariamente tornare a rappresentare con forza e determinazione gli interessi dei lavoratori. Se volete rimanere aggiornati sull’argomento cliccate sul taso seguicollocato in alto a fianco al nome dell’autore. #pensione anticipata
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