Pensione a rischio, lo slittamento nell’approvazione dei Dpcm attuativi dell’APE sociale e dei lavoratori precoci metterà a rischio le uscite per i lavoratori scuola.
Pensione a rischio, nelle prossime settimane entreranno in vigore le misure APE e RITA , due tappe importanti. Vediamo insieme quali saranno le criticità.
La prima misura riguarderà i lavoratori interessati all’APE sociale e al pensionamento con la quota 41 per tutti i lavoratori precoci. Riguarderanno i lavoratori in condizioni di difficoltà.
Per accedere all’Ape Sociale, il lavoratore deve aver maturato una continuità lavorativa di almeno sei anni diluita in sette. Possono accedervi solo alcune specifiche categorie, bisogna aver compiuto almeno 63 anni e avere 30 anni di contributi versati se si è disoccupati, invalidi con una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale alla soglia del 74% o con parenti di 1°grado con disabilità grave, oppure 36 anni di contributi per chi ha effettuato lavori con lavori gravosi.
Anticipo pensionistico e RITA
La seconda misura riguarderà l’Anticipo pensionistico di mercato e la RITA, la rendita integrativa anticipata. La RITA si prevede il suo ingresso non prima di giugno.
Trova il suo ambito di applicazione negli iscritti alla previdenza complementare in prossimità del pensionamento in regime di contribuzione definitiva. Possono godere della Rita i dipendenti pubblici e privati che hanno aderito alle forme pensionistiche complementari. L’obiettivo della RITA è quello di offrire un sostegno finanziario, tramite le forme pensionistiche complementari, a tutti quelli che si trovano vicino ai requisiti pensionistici (pensioni di vecchiaia o APE).
Pensione e criticità per i lavoratori della scuola
Restano aperte le questioni sui lavoratori della scuola, che hanno una finestra temporale fissa del 1° settembre per cessare il rapporto di lavoro.
Per questa categoria il rischio è molto alto, per aderire all’APE sociale e il pensionamento anticipato con 41 anni di contributi, la comunicazione Inps di accettazione dell’istanza, potrebbe arrivare dopo la scadenza del 1° settembre. Questa situazione creerebbe incertezza negli interessati.
Pensione e criticità: i correttivi approvati
Gli unici corretti introdotti attualmente, riguardano la possibilità di presentare l’istanza di verifica delle condizioni, per accedere all’APE sociale e al pensionamento con 41 anni di contributi, con la decorrenza retroattiva dal 1° maggio, in caso di accertamento positivo. Questa modifica è contenuta nell’articolo 53 decreto legge 50/2017 contenente la manovra bis.
I lavoratori coinvolti in questa modifica sono: operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici; conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; conciatori di pelli e di pellicce; conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante; conduttori di mezzi pesanti e camion; personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni; addetti all’assistenza di persone in condizioni di non autosufficienza; insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido; facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati; personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia; operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
Pensione a rischio, Ape sociale, Quota 41, criticità lavoratori scuola, le ultime novità