Tra gli interventi previsti nel ddl di Bilancio i rinnovi dei contratti di sanità. Nei 31 collegati alla Nota di aggiornamento anche la Delega in materia di riordino delle professioni sanitarie e degli enti vigilati dal ministero della Salute
Dal Consiglio dei ministri, che si è riunito ieri, è arrivato il via libera alla NaDef 2023, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza che delinea lo scenario a legislazione vigente senza definire gli obiettivi programmatici di finanza pubblica per il triennio 2024-2026. Sul fronte sanitario, tra gli interventi previsti dal disegno di legge di bilancio che il Governo intende presentare c’è la “prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, anche con particolare riferimento alla sanità”, informa una nota di Palazzo Chigi.
I collegati alla NaDef sono invece in tutto 31 e anche tra questi diversi riguardano nello specifico la materia sanitaria. Nel dettaglio, l’elenco contempla interventi “in materia di riorganizzazione e potenziamento dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario nazionale e dell’assistenza ospedaliera” e la “Delega in materia di riordino delle professioni sanitarie e degli enti vigilati dal Ministero della salute”. Mentre più in generale sulla Pa, uno dei collegati riguarda “Disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni”.
Tornando alla NaDef predisposta dal Governo, essa tiene in considerazione la complessa situazione economica internazionale, l’impatto della politica monetaria restrittiva, con l’aumento dei tassi d’interesse, e le conseguenze della guerra in Ucraina.
Il quadro di finanza pubblica, informa Palazzo Chigi, riflette un’impostazione prudente, con una revisione delle stime di crescita per il 2023-2024 a causa del rallentamento dell’economia in corso. Tale rallentamento e l’andamento dell’inflazione richiedono tuttavia una politica di sostegno ai redditi reali delle famiglie, in particolare quelle con redditi più bassi. Anche grazie alla conferma del taglio del cuneo fiscale sul lavoro, la pressione fiscale per il 2024 è prevista in riduzione. Resta in ogni caso confermato l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale in maniera più decisa nel corso della legislatura.
Gli interventi previsti dal disegno di legge di Bilancio che il Governo intende presentare riflettono tale impostazione. Nel dettaglio, oltre ai già citati rinnovi contrattuali, ecco quali sono:
– conferma del taglio al cuneo fiscale sul lavoro anche nel 2024;
– prima fase della riforma fiscale;
– sostegno alle famiglie e alla genitorialità;
– conferma degli investimenti pubblici, con priorità a quelli del Pnrr;
– rifinanziamento delle politiche invariate.