Ritorniamo su una notizia fornita qualche giorno fa, per aggiungervi ulteriori particolari, ossia le modifiche che potrebbero riguardare l’Invalsi.
Decreto semplificazione, soppressione o fusione Invalsi e revisione organi collegiali
Invalsi
Il decreto semplificazione, come riferito, si occupa anche degli enti di valutazione riguardanti la Scuola e l’Università.
Il disegno di legge prevede quanto segue:
“razionalizzazione, eventualmente anche attraverso fusione o soppressione, di enti, agenzie, organismi comunque denominati, ivi compresi quelli preposti alla valutazione di scuola e università, ovvero attraverso al trasformazione degli stessi in ufficio dello stato o di altra amministrazione pubblica, salvo la necessità di preservarne l’autonomia, ovvero ancora liquidazione di quelli non più funzionali all’assolvimento dei compiti e delle funzioni cui sono preposti”
Gli Enti e le agenzie di valutazione, cui si riferisce il testo, sono l’ Invalsi e l’Anvur che potrebbero essere oggetto di soppressione o fusione oppure trasformati in uffici dello Stato.
L’idea del Governo
Il Governo, scrive oggi Corrado Zunino su Repubblica, da tempo intende riportare le agenzie sotto il controllo del Ministero, in quanto oggi sono sì all’interno del Miur ma sono autonome.
Commissione
Al fine suddetto, Bussetti, anticipando anche il decreto semplificazione, scrive ancora Zunino, ha fatto insediare una commissione il cui compito è verificare cosa può essere ” razionalizzato e soppresso” all’interno del Miur. In particolare, sui luoghi della valutazione.
La commissione è composta da 60 membri ed è presieduta dal magistrato di Corte dei conti Vito Tenore. Tra i membri, vi sono esponenti del mondo della scuola e tre rettori universitari: Remo Morzenti (Bergamo), Antonio Uricchio (Bari) e Massimo Carpinelli ( Sassari).
L’incarico dovrà essere espletato in un un anno.
I retroscena
Zunino afferma che il Ministro Bussetti ha mostrato, sin da subito, la propria avversione per l’Invalsi: Bussetti ha confidato l’avversione per il sistema Invalsi e il capo di gabinetto Giuseppe Chinè, l’uomo che costruisce ogni cacciata e ogni nomina, incontrando presidente e consiglio di amministrazione dell’istituto ha suggerito loro di presentarsi dimissionari al Miur: « Siete tecnici, dovete adeguarvi».