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GLI ESPERTI RISPONDONO

In 5 mesi investiti 8,845 mld nel Ssn. Speranza: “Più di quanto fatto negli ultimi 5 anni”. Ecco tutti i numeri degli ultimi decreti Covid

I numeri li ha dati oggi il ministro della Salute in un video dove ha ricordato tutte le iniziative messe in campo dal governo per la sanità prima e durante l’epidemia. I primi 4 mld aggiuntivi per Fsn ed edilizia ospedaliera sono stati stanziati nella manovra 2020 e a questi si sono aggiuntii 185 mln per l’abolizione del superticket. Nel Cura Italia sono arrivati ulteriori 1,4 mld. e con il Decreto Rilancio arrivano ora altri 3,250 mld nel comparto per medicina territoriale, ospedali, personale e incremento specilizzazioni mediche. LE SLIDE

14 MAG – A 24 ore dal varo del Decreto Rilancio il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un video fa il punto su tutte le iniziative messe in campo dal governo prima e durante l’epidemia Covid. Negli ultimi 5 mesi sono stati investiti ben 8,845 miliardi nel Servizio sanitario nazionale. Una cifra, ha detto il ministro superiore a quanto investiti dal 2015 al 2019. “Il Servizio sanitario nazionale è una pietra preziosa e investire su questa pietra preziosa serve a rendere il nostro Paese più forte”, ha sottolineato il ministro nel video.

Ma come si arriva agli 8,845 miliardi? I primi 2 miliardi aggiuntivi per la spesa corrente per il Fondo sanitario nazionale sono stati stanziati nella legge di Bilancio 2020. A questi si sono aggiunti altri 2 miliardi per l’edilizia sanitaria, oltre ai 185 milioni necessari per l’abolizione del superticket da settembre 2020.

Successivamente, nel Decreto Cura Italia di marzo sono arrivati ulteriori 1,410 miliardi per la sanità. Grazie a questi sono stati assunti 4.917 medici, 11.144 infermieri e 5.032 operatori socio-sanitari.

Con il Decreto Rilancio approvato ieri in Consiglio dei Ministri, vengono indìfine immessi altri 3,250 miliardi nel comparto della sanità. Viene rafforzata la rete territoriale per la quale con l’assunzione di 9.600 infermieri. Con questo provvedimento si arriverà a 11.109 posti in terapia intensiva, il 115% in più di quelli che avevamo prima dell’emergenza Covid. Stanziati anche 105 milioni per finanziare 4.200 borse aggiuntive di specializzazione in medicina. – ha aggiunto -. Il Servizio sanitario nazionale è una pietra preziosa e investire su questa pietra preziosa serve a rendere il nostro Paese più forte”.

Ma ecco nel dettaglio tutti i numeri del Decreto Rilancio approvato ieri sera dal Governo:

TERRITORIO – 1.256 MILIONI

Assistenza domiciliare. Verranno implementate sul territorio, con personale dedicato, le azioni terapeutiche e assistenziali domiciliari. L’assistenza ai pazienti al di sopra dei 65 anni di età passerà dagli attuali 610.741 soggetti, pari al 4% della popolazione over 65, a 923.500 unità, pari al 6,7%. Un tasso che porta l’Italia al di sopra della media OCSE, attualmente del 6%. Raddoppiati i servizi per la popolazione al di sotto dei 65 anni: si andrà dagli attuali 69.882 assistiti a domicilio, pari allo 0,15% della popolazione under 65, a 139.728, pari allo 0,3%. Risorse stanziate per personale e servizi 733.969.086 euro.

Rete territoriale e Usca. Verrà potenziata l’attività di sorveglianza attiva in tutte le Regioni e le Province autonome a cura dei Dipartimenti di prevenzione, in collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Viene disposto l’incremento dei controlli nelle residenze sanitarie assistite (Rsa), anche attraverso la collaborazione di medici specialisti. Sul territorio, sarà aumentata la funzionalità delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), deputate al supporto dei servizi di assistenza domiciliare, anche reclutando al loro interno medici specialisti ambulatoriali convenzionati. Risorse stanziate per personale e servizi 61.000.000 euro.

L’infermiere di quartiere. Previsto il rafforzamento dei servizi infermieristici territoriali, per potenziare l’assistenza domiciliare integrata ai pazienti in isolamento domiciliare e ai soggetti cronici, disabili, con disturbi mentali o in situazioni di fragilità. A questo fine viene introdotta la figura dell’infermiere di quartiere, 9.600 nuovi infermieri, 8 ogni 50mila abitanti, anche a supporto delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca). Risorse stanziate per le nuove assunzioni 332.640.000 euro.
Si aumenta anche, con 10 milioni di euro, la disponibilità del personale infermieristico a supporto degli studi di medicina generale, per fronteggiare l’emergenza.

Monitoraggio domiciliare. Per una maggiore sorveglianza sanitaria domiciliare verrà potenziato il monitoraggio, anche attraverso l’uso di app di telefonia mobile. Tutto ciò permetterà di coordinare al meglio i servizi d’assistenza necessari ai pazienti, che riceveranno in dotazione anche i saturimetri per misurare i livelli di ossigenazione, e di individuare subito un eventuale peggioramento clinico di un assistito a domicilio o in una residenza alberghiera, mettendo in moto una tempestiva ospedalizzazione. A tal fine, saranno attivate centrali operative regionali, dotate di apposito personale e di apparecchiature per il telemonitoraggio e telemedicina. Risorse stanziate per personale, infrastrutture e strumentazioni 72.271.204 euro.

Assistenti sociali. Per la valutazione complessiva dei bisogni dei pazienti e l’integrazione con i servizi socio-sanitari, le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) saranno integrate dalla figura degli assistenti sociali regolarmente iscritti all’albo professionale. Risorse stanziate 14.256.000 di euro.

Strutture territoriali di isolamento. Laddove per applicare le misure di isolamento domiciliare e di quarantena, o per ospitare pazienti dimessi dagli ospedali, sia necessario disporre temporaneamente di immobili alternativi al domicilio privato, Regioni e province potranno stipulare contratti d’affitto con strutture alberghiere o di tipologia analoga. Verranno stanziati fondi per infermieri, operatori tecnici assistenziali, sanificazione, formazione del personale alberghiero, lavanderia, manutenzione delle strutture. Risorse stanziate 32.497.693 euro.

OSPEDALI – 1.467 MILIONI

Covid Hospita. Verrà incrementata e resa stabile la realizzazione di Covid-Hospital, un pezzo fondamentale nella strategia contro il virus, dal momento che gli ospedali misti facilmente moltiplicano il contagio. Saranno strutture ad alto valore aggiunto in termini di innovazione, tecnologia e competenze, dedicati esclusivamente ai pazienti Covid-19. Che saranno curati da personale adeguatamente formato, all’interno di spazi strutturalmente distinti.

Terapie intensive e ospedali mobili. Vengono consolidati stabilmente 3.500 posti in più in terapia intensiva. Si passa da un numero di 5.179 (pre-emergenza) a 8.679, con un incremento del 70%. A questi si aggiunge la predisposizione alla terapia intensiva, con la sola implementazione di ventilazione meccanica e monitoraggio, di 2.112 posti letto di terapia semintensiva. Inoltre, si aggiungono 300 posti letto di terapia intensiva suddivisi in 4 strutture movimentabili, pronte per essere allestite in breve tempo nelle zone ad accresciuto fabbisogno. Questo porta la disponibilità di terapie intensive a 11.091 posti letto di terapia intensiva, + 115% rispetto alla disponibilità in pre-emergenza.

Terapie semintensive. Si incrementano stabilmente su tutto il territorio nazionale anche 4.225 posti letto di terapia semintensiva, di cui, come detto, il 50% prontamente convertibile in terapia intensiva. Potranno, cioè, essere trasformati immediatamente in vere e proprie postazioni di rianimazione con la sola integrazione di apparecchiature di ventilazione e monitoraggio.

Pronto soccorso. Tutti i pronto soccorso e DEA verranno ristrutturati e riorganizzati, prevedendo la separazione delle strutture, l’acquisto di attrezzature, la creazione di percorsi distinti per i malati Covid-19 e di aree di permanenza per i pazienti in attesa di diagnosi.

Covid-ambulance. Verranno acquistati mezzi di soccorso H24 ad alto biocontenimento, da utilizzare per trasferimenti di pazienti Covid-19, per dimissioni protette o per trasporti interospedalieri. Prevista anche la dotazione di personale dedicato con medico, infermiere e autista/barelliere.

PERSONALE – 526 MILIONI

Incentivi al personale Ssn. Previsto l’incremento delle risorse per straordinari del personale ospedaliero, indennità contrattuali, produttività e risultato. Risorse stanziate 190.000.000 euro

Risorse per ulteriori assunzioni. Stanziati altri 241.000.000 euro da destinare a ulteriori assunzioni in ambito ospedaliero e Ssn.

Formazione. Previsto un incremento di 4.200 borse di specializzazione in area medica. In particolare, saranno aumentate le borse in anestesia e rianimazione, medicina d’urgenza, pneumologia, malattie infettive e loro specialità equipollenti.

14 maggio 2020

FONTE: QUOTIDIANO SANITA’ (LINK: https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=85245)

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