Il mondo della scuola si prepara a un giro di vite contro le aggressioni al personale. Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n.150 del 1° ottobre 2024, che prevede un significativo inasprimento delle sanzioni per gli studenti condannati con sentenza per reati ai danni di figure operanti all’interno delle istituzioni scolastiche. Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 31 ottobre.
L’art. 3 del testo di Legge introduce una multa che va da 500 a 10.000 euro, a titolo di riparazione pecuniaria, da versare all’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa.
La sanzione pecuniaria si aggiunge all’eventuale risarcimento per i danni subiti dalla vittima e la sospensione condizionale della pena sarà subordinata all’effettivo pagamento della multa. Un meccanismo che mira a responsabilizzare gli studenti e a garantire un concreto sostegno alle scuole.
Un elemento chiave del disegno di legge è la sua estesa applicazione. La tutela, infatti, non si limita ai docenti, al personale educativo e ai dirigenti scolastici, ma si estende a tutto il personale, includendo il personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario). Chiunque operi all’interno della scuola, a prescindere dal ruolo ricoperto, potrà beneficiare di questa forma di protezione.
Il testo
“1. Con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, e’ sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa. L’importo della somma di cui al primo periodo e’ determinato dal giudice, tenuto conto dei criteri di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 15 gennaio 2016, n. 7.”
I criteri per stabilire l’entità della multa
Sono quelli indicati dal Decreto L.vo n. 7 del 15 gennaio 2016, art. 5
Criteri di commisurazione delle sanzioni pecuniarie
1. L’importo della sanzione pecuniaria civile è determinato dal giudice tenuto conto dei seguenti criteri:
a) gravita’ della violazione;
b) reiterazione dell’illecito;
c) arricchimento del soggetto responsabile;
d) opera svolta dall’agente per l’eliminazione o attenuazione delle conseguenze dell’illecito;
e) personalità dell’agente;
f) condizioni economiche dell’agente.
Pena per i reati di aggressione ed oltraggio
L’inasprimento delle sanzioni non si ferma qui. Come prevede la Legge Sasso (la n.4 del 25 marzo), previsto anche un aumento delle pene per i reati di aggressione e oltraggio contro il personale scolastico. Nello specifico, la pena per aggressione passa dagli attuali 5 anni a 7 anni e mezzo, mentre quella per oltraggio passa da 3 a 4 anni e mezzo.
Una chiara dimostrazione dell’intenzione del legislatore di contrastare con fermezza ogni forma di violenza e prevaricazione all’interno del contesto scolastico. L’obiettivo è creare un ambiente più sicuro e rispettoso per tutti coloro che contribuiscono al fondamentale processo educativo.