Novità anche su fringe benefit, assegno di inclusione, detassazione lavoro notturno e festivo nel turismo
Dai contratti a termine allo smart working. È nutrito il pacchetto di modifiche al decreto 1° maggio introdotte nel corso dell’esame in Senato. Questa mattina il provvedimento è sbarcato in Aula, la cui discussione generale è stata avviata con l’intervento introduttivo della relatrice, Paola Mancini (Fdi).
Centrodestra sotto in commissione, manca il parere
La partita a Palazzo Madama è tutt’altro che semplice: le forze di maggioranza sono andate sotto sul provvedimento: il voto della commissione Bilancio sul parere al nuovo pacchetto di emendamenti (circa una decina, della relatrice Paola Mancini di FdI) è infatti finito in pareggio con 10 senatori di maggioranza e altrettanti dell’opposizione, per cui la maggioranza è andata sotto. La commissione è stata sospesa, visto che manca il parere necessario per esaminare in aula le nuove proposte di modifica presentate stamattina. A questo punto dovrà essere convocata una conferenza dei capigruppo per decidere come proseguire i lavori.
Capigruppo, Bilancio per nuovo parere poi ripresa Aula
La commissione Bilancio si è riunita per votare un nuovo parere sul pacchetto di emendamenti presentati dalla relatrice. A seguire, orientativamente intorno alle 16,45, riprenderà la seduta dell’Assemblea per votare gli oltre 400 emendamenti presentati. Tra questi quelli sugli ultimi nodi sul provvedimento, vale a dire l’estensione della normativa di miglior favore sul lavoro agile anche per i fragili della Pa e la rimodulazione della scala di equivalenza per evitare che l’estensione dell’Assegno di inclusione a svantaggiati e clochard penalizzi i fondi ai disabili.
È questo, secondo quanto riferito dal capogruppo di FdI al Senato Lucio Malan al termine della riunione, la decisione della Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. È sostanzialmente certo che il voto finale sul provvedimento sarà espresso domani, giovedì 22 giugno, dall’Assemblea. Il provvedimento deve passare all’esame della Camera per essere convertito in legge entro il 3 luglio.
Ma vediamo nel dettaglio le principali modifiche apportate al testo, che dopo l’ok di palazzo Madama deve passare alla Camera (il dl va convertito in legge entro i primi di luglio)
Sui contratti a termine, d’ora in avanti, anche i rinnovi, e non solo le proroghe, saranno senza causali fino a 12 mesi. Novità anche per la somministrazione, con l’abolizione dei limiti quantitativi (20%) attualmente previsti per il personale in apprendistato e anche di quelli per le assunzioni dei lavoratori in mobilità, disoccupati o svantaggiati.
Lavoro agile
Sul fronte lavoro agile, mentre per i fragili della Pa si sta ragionando su una proroga fino al 30 settembre, per i privati è arrivata la proroga delle norme agevolative sino al 31 dicembre sia per i lavoratori fragili, sia per quelli con figli fino a 14 anni.
Fringe benefit
Sui fringe benefit resta l’impostazione originaria: sono esentasse fino a 3mila euro per i lavoratori con figli. Tuttavia questi strumenti saranno esenti da contributi e fisco.
Assegno di inclusione
Novità anche sul nuovo Assegno di inclusione, introdotto proprio con il decreto Lavoro per sostituire il Reddito di cittadinanza. Si prevede che in caso di nuclei familiari con figli under-14 l’obbligo di accettare il contratto (anche a tempo indeterminato) scatta solo entro una distanza lavoro-domicilio di 80 Km o entro un limite temporale di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico (in base all’attuale formulazione dell’articolo 9 del decreto 1° maggio un contratto a tempo indeterminato andava accettato in tutto il territorio nazionale). Per quanto riguarda il solo lavoro a tempo determinato (anche in somministrazione) per cui era già previsto il limite degli 80 Km è stato aggiunto anche il limite orario di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico. Ok anche all’emendamento a firma Paita-Sbrollini (Iv) sulle donne vittime di violenza: la norma permetterà loro di costituire nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini Isee per l’accesso all’Assegno di inclusione. Inoltre, queste donne potranno avvalersi di percorsi di inclusione personalizzati.
Recupero contributi
Nel provvedimento è entrata anche una modifica che consente a commercianti, artigiani, lavoratori agricoli e professionisti iscritti alla gestione separata Inps di ricostruire la propria posizione contributiva di fatto decurtata di quei contributi oggetto dello stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro affidate all’ex Equitalia dal 2000 al 2015. In attesa delle istruzioni che dovrà diramare l’Inps è certo che le somme dovute dovranno essere versate entro il 2023 in unica soluzione o anche a rate.
Detassazione del lavoro notturno e festivo nel turismo
Semaforo verde anche alla detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti del settore turistico, ricettivo e termale: per il periodo dal 1° giugno al 21 settembre 2023 «è riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e straordinario». Questa norma si applica ai dipendenti con reddito di non importo non superiore a 40mila euro (periodo d’imposta 2022).
Gli ultimi nodi da sciogliere
Oggi è attesa la definizione degli ultimi nodi su disabili e, come detto, smart working per i fragili anche della Pa. Il governo ha trovato nuove risorse ed entrambe le partite potrebbero sbloccarsi. Con una quarantina di milioni si punta a evitare il taglio di fondi ai disabili, confermando l’estensione dell’Assegno di inclusione ai componenti svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza. La soluzione è la rimodulazione della scala d’equivalenza con il ripristino del valore previsto dal Dl 1° maggio per i minori con disabilità o non autosufficienti (pari a 0,5) e l’introduzione di un ulteriore incremento di 0,2 punti per ciascun altro componente adulto, come detto, in condizione di grave disagio bio-psico-sociale inserito in programmi di cura e assistenza certificati dalla pubblica amministrazione. Viaggia verso una soluzione anche la questione smart working per i fragili della Pa: la normativa di miglior favore in scadenza al 30 giugno sarà prorogata fino al 30 settembre. Il semaforo verde dovrebbe poi accendersi anche per una nuova modifica al contratto di espansione per estenderne l’operatività.
Di Redazione