È fissato al prossimo 17 marzo il termine ultimo per l’espressione di parere sugli otto schemi di decreti legislativi della Buona Scuola. Dopo l’acquisizione dei pareri, ci sarà soltanto un altro mese per l’approvazione definitiva dei decreti da parte del Governo, dopo di che si chiuderà definitivamente la stagione delle riforme renziane della legge 107/2015.
Nel momento dell’assegnazione degli schemi alle Camere, la ministra dell’Istruzione Fedeli aveva dichiarato la massima disponibilità all’ascolto e all’eventuale integrazione o modifica dei testi.
Nella fase iniziale dell’ascolto, dopo le numerose audizioni alle Camere, l’impegno del Ministro si è concretizzato nella registrazione sistematica da parte dell’Ufficio legislativo del Miur di tutti gli interventi e delle proposte emendative presentate.
Nei prossimi dieci giorni le Camere tradurranno in pareri le loro proposte. Si ha l’impressione che, anche con il benestare del ministro, vi possano essere molte proposte di modifiche ai testi presentati.
Parallelamente al lavoro delle Camere, vi è anche quello della Conferenza Unificata Stato-Regioni e Autonomie Locali, che si è già espressa con pareri favorevoli sui quattro schemi riguardanti competenze esclusive dello Stato (valutazione, scuole all’estero, formazione iniziale dei professori, cultura umanistica).
La Conferenza dovrà ora esprimere parere (con valore vincolante) sugli altri quattro schemi di decreto (inclusione, diritto allo studio, riforma 0-6, istruzione professionale). E non è detto che tutto fili liscio come per i primi quattro pareri.
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