Ddl Antiviolenza. Speranza: “Vogliamo migliorarlo nel passaggio alla Camera”
È quanto ha annunciato il Ministro al termine dell’incontro del `Tavolo permanente di lavoro sulla sicurezza degli operatori sanitari e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tali operatori´, riunito oggi al ministero.
11 OTT – “E’ stato già approvato un testo all’unanimità al Senato, vogliamo migliorarlo nel passaggio alla Camera per approvare una legge utile al nostro Paese e a difesa di chi ogni giorno si occupa della nostra salute”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, come riporta l’AdnKronos Salute, al termine dell’incontro del `Tavolo permanente di lavoro sulla sicurezza degli operatori sanitari e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tali operatori´, riunito oggi al ministero.
“Le violenze verso i medici – ha ricordato – sono inaccettabili e c’è una piena sintonia con” i rappresentanti della categoria. “Dobbiamo dare un segnale molto forte che lo Stato si cura di chi si prende cura di noi”.
Per il presidente della Federazione italiana Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, “l’incontro è stato molto proficuo, abbiamo rappresentato le esigenze delle varie professioni. Sono state recepite delle richieste che riguardano l’iter parlamentare del testo su temi come la tutela anche delle situazioni al di fuori del Ssn, come nel caso dei veterinari, e la procedibilità d’ufficio”.
“Ringraziamo il Ministro Speranza per aver riattivato in tempi così rapidi il Tavolo permanente sulla sicurezza degli operatori sanitari, e per la grande sensibilità dimostrata su questo tema. Abbiamo trovato grande sintonia d’intenti e disponibilità a migliorare ulteriormente il Disegno di Legge attualmente all’esame delle Commissioni riunite Giustizia e Affari Sociali della Camera, in modo da licenziare presto un provvedimento efficace e realmente preventivo”.
Così il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, al termine della prima riunione del Tavolo permanente di lavoro sulla sicurezza degli operatori sanitari e per la prevenzione degli episodi di violenza, riattivato dal Ministro della Salute Roberto Speranza dopo quasi due anni di sospensione. Un tavolo al quale, oltre al Ministro e al suo Staff, siedono le Federazioni degli Ordini delle Professioni sanitarie (presenti questa mattina, oltre ai Medici, gli Infermieri della Fnopi, i Veterinari della Fnovi, i Farmacisti della Fofi, e le ostetriche della Fnopo), il Comandante dei Nas – Generale di divisione Adelmo Lusi – il direttore generale dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali e i direttori generali della Prevenzione, della Programmazione, della Sanità animale e dei Farmaci veterinari e delle Professioni sanitarie del Ministero, e che potrebbe allargarsi anche ad altre tematiche.
“Lo strumento del Tavolo con gli operatori sanitari è stato molto apprezzato dal Ministro, e potrebbe diventare un mezzo snello ed efficiente di consultazione delle Federazioni, in veste di Enti sussidiari dello Stato che garantiscono la tutela della salute” spiega Anelli.
“La ‘Legge 24’, prima di parlare di responsabilità, mette l’accento sulla sicurezza delle cure, e questa non è intesa solo verso i pazienti ma anche verso gli operatori – aggiunge il Segretario della Fnomceo, Roberto Monaco -. Pertanto, nella gestione del rischio, dobbiamo considerare le aggressioni agli operatori come ‘eventi sentinella’, per comprendere ed eliminare le falle dei sistemi organizzativi e prevenire nuovi episodi”.
“Siamo sulla strada giusta – conclude Anelli -. Abbiamo recepito da parte del Ministero la volontà di porre estrema attenzione alla materia, definita ‘urgente ed importante’; mentre il Parlamento sta lavorando su un provvedimento che finalmente prevede la procedibilità d’ufficio per i reati di percosse e lesioni quando ricorra l’aggravante del fatto commesso con violenza o minaccia in danno degli operatori sanitari e socio-sanitari”.
“Un atto politico importante, per il quale la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica ringrazia il ministro Speranza per la sua coerenza e la celerità con cui ha chiamato tutte le professioni sanitarie coinvolte a sedersi al Tavolo per un proficuo confronto – commentano i vertici FNOPO -. Il Ministro, infatti, ha dimostrato disponibilità all’ascolto, al confronto, valorizzando i documenti prodotti dall’Osservatorio istituito nel 2018 e non più riunito nella passata legislatura giallo-verde. Anche oggi la Federazione ha portato le istanze della Categoria Ostetrica che, al pari delle altre professioni, è quotidianamente a rischio soprattutto in contesti delicati quali il pronto soccorso ostetrico, così come le sale parto, dove l’evento nascita può avere esiti infelici e i parenti delle donne, a volte, sentendosi vittime di malasanità pensano di potersi fare giustizia da sé con la violenza, fisica e verbale. Non meno rischiosi possono essere altri luoghi dove operano le ostetriche, ad esempio i consultori familiari, in ragione delle informazioni ed educazione per la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili e il servizio di interruzioni volontarie di gravidanza, nonché i domicili delle donne che vengono seguite dalle ostetriche territoriali – spiegano le rappresentanti nazionali delle Ostetriche -. La FNOPO, anche in questa occasione, ha partecipato al tavolo con spirito di collaborazione e sinergia con le altre professioni, ormai coordinate dal febbraio 2019 nel Coordinamento delle professioni socio-sanitarie.
Il primo auspicio è che, dopo l’approvazione in Senato del DDl n. 867, anche la Camera possa approvarlo in tempi altrettanto rapidi, con la modifica prospettata dal responsabile dell’Ufficio legale del Ministero, nel corso del suo intervento, per la parte relativa all’art 4 del DDl 867 sulla procedibilità su querela di parte che dovrebbe diventare d’ufficio. Ciò andrebbe a costituire un deterrente sulla popolazione che deve vedere nel professionista un pubblico ufficiale nell’esercizio della propria professione e rispettarne il ruolo.
Dall’incontro, inoltre, sono emerse iniziative di particolare interesse – aggiungono i vertici FNOPO -: l’esigenza di rivedere la raccomandazione del Ministero della Salute n. 8/2017 “Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari”, in quanto obsoleta alla luce dei sempre più crescenti episodi , e quindi la necessità di adeguarla anche alle indicazioni che scaturiscono dalla legge 24/2017; importanza riconosciuta alla formazione di base e post base, al fine di creare nei professionisti della salute una cultura di comunicazione serena e conciliativa per prevenire possibili fenomeni di aggressione.
Infine, è stata evidenziata l’esigenza di prevedere una diversa modalità di utilizzo delle video registrazioni nei luoghi di cura, attraverso un confronto tra Ministero e Authority. Sarebbe auspicabile l’adozione di una buona prassi già sperimentata nelle regioni del Friuli Venezia Giulia e del Veneto dove, grazie al coinvolgimento della società civile, è stata messa in campo una maggiore tutela del territorio anche con l’accompagnamento fisico dei professionisti sanitari nelle postazioni di guardie mediche più a rischio, soprattutto per la forte componente femminile.
Con l’occasione, infine, -concludono le rappresentanti nazionali delle Ostetriche – è stata ricordata e rinnovata al ministro Speranza la richiesta di incontro con la FNOPO, già inoltrata, e che potrebbe essere calendarizzata a breve”.
https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=77715
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