Per quanto riguarda i diluenti: tre produttori italiani e un quarto straniero offrono 9,4 milioni a fronte di un bisogno di 6,5 milioni. Quanto alla situazione epidemiologica: “La curva è congelata ma non è scomparsa. Servono ancora prudenza, responsabilità e cautela. A queste parole d’ordine aggiungo anche pazienza e sacrificio in vista delle festività”. E per il via alla vaccinazione Arcuri ha detto che l’Europa potrebbe decidere per un giorno unico di avvio per tutti i Paesi. LE SLIDE
10 DIC – Nei giorni scorsi sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte per la fornitura di siringhe, aghi e cloruro di sodio. “Abbiamo chiesto 158 milioni di siringhe e abbiamo ricevuto proposte per dieci volte tanto: 1,524 miliardi. Sono risultati più positivi di quanto ci aspettavamo”.
Così il commissario all’emergenza Domenico Arcuri oggi in conferenza stampa.
Un terzo delle siringhe, spiega Arcuri, sono già inserite nei database del ministero della Salute e sono immediatamente utilizzabili. Per quanto riguarda il lotto uno, quello del vaccino Pfizer che richiede cilindri con stantuffo più performanti, “abbiamo ricevuto 18 offerte, alcune italiane, alcune europee, altre dagli Usa e da diversi Paesi del mondo per un totale di 828 milioni”. Ne servono 150 milioni.
Per i lotti 2 e 3, le siringhe per diluire, ci sono state 47 offerte per 696 milioni di pezzi, a fronte di una necessità pari a 8 milioni. E poi, per quanto riguarda i diluenti: tre produttori italiani e un quarto straniero offrono 9,4 milioni a fronte di un bisogno di 6,5 milioni. “Il bando è definitivamente soddisfacente”.
Arcuri fa poi intendere che per l’avvio delle vaccinazioni, dopo l’atteso via libera da parte dell’Ema, l’Europa potrebbe decidere di fissare un unico giorno valido per tutto il continente.
A partire da domani, invece, partiranno due avvisi per la campagna di reclutamento del personale sanitario. “Faremo una call aperta, chiederemo a chi vorrà partecipare di dare una mano. Ci aspettiamo al picco della campagna di poter utilizzare fino a 3mila medici e fino a 12mila infermieri“, chiarisce Arcuri.
In Italia – aggiuge – ci sono circa 10mila neolaureati in medicina e non tutti riescono subito a entrare nelle scuole di specializzazione. Ci sono pure gli specializzandi e i medici in pensione. Faccio un appello: dateci una mano, servirà davvero al vostro Paese”. Sono in dirittura d’arrivo pure i bandi per un accordo quadro con “una o più società di somministrazione che, come da consuetudine nel settore della salute, ci supporteranno per la gestione di questa platea di professionalità”.
“Poste Italiane ed Eni ci stanno aiutando nell’implementazione di una app, è un sistema molto complesso nel quale ci saranno molte componenti”. L’obiettivo è quello di creare “una sorta di anagrafe dei vaccini uguale a quella che c’è per tutti i vaccini somministrati per la popolazione italiana”.
Quanto all’attuale situazione epidemiologica: “L’analisi dei dati di queste settimane ci conferma che la curva si sta congelando. I contagiati di oggi sono il 26% di meno di una settimana fa, quando erano il 20% di meno della settimana precedente. Le misure restrittive stanno funzionando”.
In ogni caso, conclude Arcuri, “la curva è congelata ma non è scomparsa. Dobbiamo prendere atto che il virus continua a combattere. Prudenza, responsabilità e cautela devono restare le parole d’ordine. A queste aggiungo anche pazienza e sacrificio in vista delle prossime festività”.
10 dicembre 2020
FONTE: QUOTIDIANO SNAITA’ (lINK: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=90806)