La chiusura della trattativa per il rinnovo del contratto scuola potrebbe essere più vicina del previsto: secondo una notizia diffusa da Italia Oggi che trova conferma anche negli ambienti sindacali sarebbe in arrivo una integrazione all’atto di indirizzo su cui finora ha lavorato l’Aran.
Il fondo per la valorizzazione della professionalità docente
Il nuovo atto conterrà certamente indicazioni sulle modalità di utilizzo dello stanziamento previsto dal comma 592 dell’articolo 1 della legge di bilancio che recita testualmente: “Al fine di valorizzare la professionalità dei docenti delle istituzioni scolastiche statali, è istituita un’apposita sezione nell’ambito del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, con uno stanziamento di 10 milioni di euro per l’anno 2018, di 20 milioni di euro per l’anno 2019 e di 30 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020”.
Il comma successivo fornisce anche alcune indicazioni e prevede che l’utilizzo “avvenga mediante eventuali integrazioni al contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento” e che la relativa contrattazione venga svolta “nel rispetto dei seguenti criteri ed indirizzi: a) valorizzazione dell’impegno in attività di formazione, ricerca e sperimentazione didattica; b) valorizzazione del contributo alla diffusione nelle istituzioni scolastiche di modelli per una didattica per lo sviluppo delle competenze”.
Il bonus per il merito fra contrattazione e confronto
Sempre secondo le anticipazioni di Italia Oggi il nuovo atto di indirizzo dovrebbe contenere una modesta “apertura” sulla questione del bonus per il merito anche se, per il momento, sembra che si debba escludere la possibilità che il bonus venga inserito fra le materie oggetto di contrattazione a livello di istituzione scolastica (può darsi invece che possa essere considerato oggetto di “confronto” fra le parti e cioè fra RSU e dirigente scolastico).
Quasi certamente, invece, potrebbe esserci una maggiore flessibilità in fatto di aggiornamento e formazione anche se, per il momento, non pare possibile che le risorse della carta del docente vengano riportate nell’alveo contrattuale.
La contrattazione dovrà tenere conto delle prerogative degli organi collegiali
L’atto di indirizzo dovrebbe sottolineare un aspetto importante ma per la verità del tutto scontato: in sede di contrattazione di istituto dovranno essere richiamate le prerogative degli organi collegiali in materia di organizzazione del lavoro (definizione degli orari, assegnazione del personale alle sedi e alle classi, ecc…).
Comunque fra poche ore ne sapremo certamente di più perché l’atto di indirizzo dovrà essere reso noto alle organizzazioni sindacali prima dell’avvio del prossimo incontro presso la sede dell’Aran previsto per la mattina dell’ 11 gennaio.
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