Ultime notizie di oggi, 16 gennaio 2017, sul rinnovo del contratto degli statali e sulle nuove regole della Pubblica amministrazione.
Emergono novità dettagliate sul rinnovo dei contratti degli #statali e, in particolare, sulla disciplina dei permessi, delle assenze e delle malattie. I dipendenti della #Pubblica Amministrazione, secondo quanto riportato dal Quotidiano.net che ha ripreso l’accordo firmato dal ministro Madia per l’ex Governo Renzi e le sigle sindacali, non dovranno più assentarsi dal posto di lavoro per tutta la giornata per potersi sottoporre ad una visita medica specialistica, ma potranno utilizzare un permesso orario. E, alla pari dell’assenza per malattia, anche questo permesso andrà ad incidere sul salario accessorio, decurtandolo.
Contratto statali 2017: le novità sui permessi orari e le malattie
E’ questa una delle novità del rinnovo del contratto degli statali e della riforma che sta venendo fuori dal lavoro del ministro per la Pubblica amministrazione, Madia in tema di permessi e di congedi in modifica delle regole del pubblico impiego. Dunque, si lavorerà non solo agli aumenti di stipendio per i lavoratori statali consistenti in 85 euro mensili, ma anche sull’uniformità delle regole per tutti i dipendenti pubblici. Tra queste ultime, le assenze per le visite specialistiche, o le terapie o gli esami diagnostici potrebbero andare a spacchettare la malattia in ore di permesso, in modo che il dipendente pubblico non salti tutta la giornata lavorativa. A condizione che non venga superata la metà delle ore di lavoro giornaliero: in tal caso l’assenza verrà considerata per tutta la giornata.
Rinnovo contratti statali 2017: permessi e decurtazione dello stipendio
Permessi dell’intera giornata oppure di alcune ore per le visite specialistiche, nel rinnovo dei contratti degli statali, dovranno avere specifica richiesta almeno tre giorni prima con taglio del salario accessorio. Tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione, secondo quanto riportato dall’accordo, potranno godere di diciotto ore all’anno di permesso per motivi familiari o personali, purché tali assenze siano documentate debitamente. Diverso è il caso delle gravi patologie: in caso di assenza per visite specialistiche o per terapie salvavita, come ad esempio la chemioterapia, non si opererà con la decurtazione della retribuzione accessoria e le giornate di assenza non verranno computate nel periodo di comporto. #Contratti statali
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