Concorso: gli effetti delle 900 graduatorie tardive
Mancano tre giorni alla scadenza finale del 15 settembre e i giochi ormai sono fatti: almeno 900 delle quasi 1500 (1.484) graduatorie di merito, previste per concludere tutti i concorsi, non potranno essere approvate in tempo utile per le nomine dei vincitori. Per quest’anno.
Più del 60% delle graduatorie del concorso saranno pronte dopo il 15 settembre, nei prossimi mesi, e produrranno vincitori soltanto dal 2017-18.
Non è bastato, dunque, lo sforzo e l’impegno sia del Ministero (nella fase iniziale) sia quello – davvero ammirevole – degli Uffici scolastici regionali e territoriali (negli ultimi mesi, con molti che hanno saltato le ferie) per concludere in tempo utile tutte le procedure concorsuali: sostanzialmente il concorso sta slittando avanti di un anno. Si sono pagati i tre mesi di ritardo nel bando del concorso, previsto dalla legge 107 entro l’1 dicembre 2015 e avvenuto invece solo a fine febbraio 2016.
Slitteranno avanti sicuramente tutte le 18+18 graduatorie di merito dei concorsi per posti comuni di scuola dell’infanzia e di scuola primaria (che riguardano il 58% dei candidati), a causa soprattutto dei tempi infiniti per costituire commissioni e sottocommissioni.
Quali conseguenze vi saranno, oltre al fatto che i posti non coperti da tutte le graduatorie tardive dovranno essere coperti dagli iscritti alle GAE e dai supplenti annui?
Il comma 113 della legge 107/2015 prevede che «I concorsi per titoli ed esami sono nazionali e sono indetti su base regionale, con cadenza triennale, per tutti i posti vacanti e disponibili, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, nonché per i posti che si rendano tali nel triennio. Le relative graduatorie hanno validità triennale a decorrere dall’anno scolastico successivo a quello di approvazione delle stesse e perdono efficacia con la pubblicazione delle graduatorie del concorso successivo e comunque alla scadenza del predetto triennio».
La validità delle graduatorie è triennale e, pertanto, quelle 900 graduatorie tardive avranno valore fino al 2019-20 (anziché fino al 2018-19), mentre le altre concluderanno la loro efficacia l’anno prima.
La decisione che dovranno prendere al Miur è: sfalsare i concorsi di infanzia e primaria rispetto agli altri o spostare tutti i futuri bandi dopo il 2019-20?
E i posti che nel frattempo rimarranno vacanti?
TuttoscuolaFOCUS
domenica 11 settembre 2016
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