Autonome. Stefani: “Non è vero che si sottraggono risorse ad alcune regioni a favore di altre”
Così il ministro per gli Affari regionali in audizione presso la Commissione parlamentare per le Questioni regionali. “Chi cerca di mettere la gente del Sud contro quella del Nord dicendo loro ‘attenti, perché con l’autonomia vi vogliono fregare’ compie un atto irresponsabile”.
28 MAG – “Chi cerca di mettere la gente del Sud contro quella del Nord dicendo loro ‘attenti, perché con l’autonomia vi vogliono fregare’ compie un atto irresponsabile. L’Italia è una e lo sviluppo lo facciamo solo se andiamo avanti tutti insieme”. Così il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Erika Stefani, in audizione presso la Commissione parlamentare per le Questioni regionali, a Palazzo San Macuto nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul processo di attuazione del “regionalismo differenziato”.
Quindi Stefani sottolinea che “l’approccio all’attribuzione delle risorse tutto contiene fuorche’ elementi sperequativi, che sottraggano risorse ad alcune regioni a favore di altre. Questa e’ stata per noi una delle prime preoccupazioni”.
“E’ mia intenzione, – precisa Stefani – una volta condiviso un testo con il governo, e ovviamente anche con le Regioni, prima di arrivare a una intesa vera e propria, che potrebbe essere letta come troppo rigida rispetto all’azione parlamentare, aprire un confronto nel merito delle proposte”.
Stefani evidenzia anche l’assoluta autonomia delle Camere: “circa le modalita’ con cui procedere all’approvazione del testo dell’intesa intervenuta, ci ha portato a considerare la necessita’ che le Camere stesse possano interloquire fattivamente sia con la Presidenza del consiglio e con la Regione richiedente, prima della sottoscrizione finale dell’intesa, garantendo in tal modo un ruolo centrale d’indirizzo alle Camere”.
“In sostanza l’intesa – spiega Stefani – che rimane atto pattizio fra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Regione, verrebbe rafforzata e integrata con il coinvolgimento delle Camere, attraverso l’apporto di indirizzi e di pareri che stara’ alle parti far propri al fine di garantire l’approvazione della legge di recepimento dell’intesa. Comunque questa e’ decisione che spetta a voi, nella vostra piu’ completa autonomia, assumere”.
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