
Aumenta in modo costante la presenza di studenti con disabilità nelle scuole italiane. Per l’anno scolastico 2023/2024, il totale raggiunge quota 359.000, pari al 4,5% degli iscritti, con un incremento del 6% rispetto all’anno precedente e del 26% rispetto a cinque anni fa. I dati ISTAT indicano che gli alunni con disabilità sono in prevalenza maschi (228 ogni 100 femmine). La disabilità intellettiva è la più diffusa, presente nel 40% dei casi, con punte del 52% nella scuola secondaria superiore. Seguono disturbi dello sviluppo psicologico (35%), difficoltà di apprendimento e attenzione (quasi un quinto dei casi), disabilità motorie (9%) e sensoriali (7%).
Oltre 66mila docenti per il sostegno non sono specializzati
Il fabbisogno di docenti per il sostegno cresce in parallelo al numero di studenti. Attualmente i docenti di sostegno, secondo i dati Istat, ammontano a circa 246.000 (235.000 nella scuola statale, 11.000 nella non statale). Di questi, oltre 66.000 non possiedono una specializzazione specifica. Il fenomeno è particolarmente diffuso al Nord (38% dei docenti di sostegno), mentre al Sud la percentuale scende al 13%.
La mancanza di specializzazione si concentra prevalentemente nei segmenti dell’infanzia e della primaria, dove la difficoltà a coprire le cattedre risulta più evidente.
Ritardi nelle assegnazioni e discontinuità didattica
Tra gli effetti di questa carenza si possono annoverare il ritardo nell’assegnazione dei docenti di sostegno e la discontinuità didattica. Secondo ISTAT, infatti, l’11% dei docenti per il sostegno non era stato ancora nominato a un mese dall’inizio dell’anno scolastico. La discontinuità è confermata da un altro dato: il 57% degli studenti con disabilità ha cambiato docente di sostegno da un anno all’altro, l’8,4% ha subito cambiamenti durante lo stesso anno.
I corsi di specializzazione INDIRE: numeri e limiti
Per far fronte alla carenza di personale formato, il Ministero ha previsto l’attivazione di corsi di specializzazione straordinari, affidati anche a INDIRE. I percorsi, disciplinati dal DL 71/2024 e dalla legge 106/2024, si articolano in due sessioni principali:
- circa 52.000 posti per docenti con almeno tre anni di servizio entro il 31 agosto 2024;
- circa 30.000 posti per chi matura i tre anni entro il 31 agosto 2025.
Complessivamente, i percorsi offriranno circa 82.000 posti nei prossimi due anni. Tuttavia, considerando che i docenti non specializzati sono oggi oltre 66.000, il tourn over dei pensionamenti, e che il fabbisogno complessivo continua a crescere, si evidenzia che i corsi potrebbero coprire solo una parte del fabbisogno effettivo, soprattutto se una parte dei posti non verrà effettivamente occupata o completata.