Roma, 3 ottobre – “I nodi vengono al pettine. E ora il Governo è chiamato a rispondere in merito a tutte le violazioni in materia di contratti a termine. Nella scuola, ma anche nei settori amministrativi e tecnici delle altre pubbliche amministrazioni. Una risposta che dovrà arrivare entro il prossimo 15 novembre ma che ci aspettiamo giunga anche prima da Palazzo Chigi”. A dichiararlo è la Confederazione generale sindacale (Cgs), dopo il via libera al suo reclamo da parte del Comitato europeo dei diritti sociali, istituito presso il Consiglio d’Europa proprio per verificare il rispetto della Carta sociale europea. Nel mirino della Cgs, in particolare, la violazione degli articoli della Carta inerenti al diritto al lavoro, a una equa remunerazione, ad organizzarsi, alla negoziazione collettiva, alla tutela in caso di cessazione del rapporto di lavoro, e alla non discriminazione.
“Questa dichiarazione d’ammissibilità è un segnale importante. Prova ulteriore – conclude il sindacato – che ci stiamo muovendo nella direzione giusta”.
Ufficio stampa CGS – CONFEDERAZIONE GENERALE SINDACALE
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