“Chiediamo solo di lavorare in sicurezza, è il grido di allarme che giunge dagli infermieri, siamo stremati non siamo ero edi abbiamo paura” , commenta così la drammatica emergenza Coronavirus che ha coinvolto l’intero territorio nazionale, Romina Iannuzzi, Responsabile nazionale NurSind per la sanità privata.
In considerazione dei moltissimi operatori infettati in italia chiediamo con forza una riflessone seria al Presidente della giunta regionale della Campania affinché si adoperi urgentemente a rivedere i protocolli cosi come già avvenuto in altre regioni al fine di proteggere il personale sanitario dall’infezione perché è la risorsa più preziosa. Di fronte ad una vita da salvare la regola base è non far morire o ferire chi interviene per aiutare – continua la Iannuzzi – per questo abbiamo inviato una diffida ai vertici della Regione Campania ed all’unità di crisi regionale covid-19”.
Nella diffida inviata dal NurSind si legge: “ Considerato che gli Operatori in servizio presso l’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino, non sono dotati (nella loro totalità) di ognuno dei Dispositivi di Protezione Individuale previsti dal World Health Organ cioè a dirsi: Facciale filtrante N95 o FFP2 standard o equivalente ; Camice protettivo, guanti, protezione oculare, grembiuli, sono quindi carenti della protezione appropriata “ di cui al comma 2 dell’articolo 13 del D.L. 14/2020, ovvero “Agli esercenti le professioni sanitarie, impegnati a far fronte alla gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 2, ultimo periodo, della direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, non si applicano le disposizioni sui limiti massimi di orario di lavoro prescritti dai CCNL di settore, a condizione che venga loro concessa una protezione appropriata, e per questo hanno diritto ad essere sottoposti ad essere sottoposti a tamponi orofaringei COVID – 19.
“Abbiamo quindi invitato la Regione Campania, Direzione Generale della Salute Pubblica ad emanare Direttive e/ indicazioni alle Direzioni Sanitarie dei vari Presidi così che siano eseguiti tamponi orofaringei COVID- 19 a tutti quegli operatori sanitari privi dei DPI di cui innanzi che entrino in contatto con pazienti poi risultati positivi”, conclude la Sindacalista.
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