C’è di mezzo il mare tra Roma e la Sardegna, c’è di mezzo un viaggio che non consente ai sardi di muoversi come può fare un qualsiasi altro cittadino italiano.
C’è un coordinamento NurSind in Sardegna che ha comunque deciso di fare tutto quello che si poteva fare per far sentire alta la voce di protesta degli infermieri sardi e così, mentre una delegazione guidata dalla Segreteria di Sassari muoveva per Roma, tanti altri colleghi si riunivano a Cagliari per manifestare sotto le finestre dell’assessorato Sanità di Regione Sardegna, guidati dal Coordinamento Regionale con alla testa tutti i Segretari Territoriali.
Una manifestazione partecipata da tanti colleghi, pervenuti da tutta la Sardegna con mezzi propri e pullman messi a disposizione dalle segreterie. Una manifestazione che è stata un successo e che oltre alle ragioni dello sciopero, ha comunque voluto sottolineare la grave situazione che il corpo infermieristico vive dal primo giorno di nuovo corso determinato dall’avvento di Ats.
E’ stato chiesto che “venga valorizzata la professionalità degli infermieri. Rispetto professionale ed economico. Questo contratto nazionale non ci soddisfa. Tanti infermieri sono stati precettati in ossequio alle normative”: liste operatorie saltate così come le visite non di urgenza ed emergenza ha dichiarato Fabrizio Anedda Coordinatore Regionale NurSind.
Nursind ha proclamato altre 48 ore di sciopero ad aprile e il Coordinamento saprà ancora essere protagonista e mettere in atto tutte le iniziative per una protesta sana ed efficace a difesa del lavoro, a difesa degli infermieri e dei cittadini che dalla categoria vengono difesi, protetti e assistiti.
Coordinamento Regionale NurSind Sardegna
comunicato stampa 23 febb 2018 Piazza Carmine.pdf
Andrea Tirotto
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