La Corte Suprema ha stabilito che le sospensioni competono agli Usr e non alla dirigenza scolastica
“La circolare diramata dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana in materia di sanzioni disciplinari faccia da apripista per tutte le altre amministrazioni periferiche”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta il provvedimento con cui il numero uno dell’Usr toscano, in seguito a due ordinanze emesse dalla Corte di Cassazione (n. 28111/2019 del 31 ottobre 2019 e n. 30226/2019 del 20 novembre 2019), ammonisce i dirigenti scolastici dal sospendere i docenti dal servizio sottolineando che, come stabilito dalla Corte Suprema, la competenza di questo tipo di sanzione disciplinare spetta agli uffici preposti di ciascun ambito territoriale e non alla dirigenza scolastica.
“La circolare diramata dall’Usr Toscana rappresenta una vittoria importante per la nostra categoria – spiega con soddisfazione Di Meglio – e conferma il principio, da sempre sostenuto dalla Gilda, secondo cui la sospensione dall’insegnamento, diversamente da quanto previsto dai decreti Brunetta e Madia, compete soltanto all’Ufficio scolastico regionale”.
“Con le ordinanze della Cassazione e la conseguente circolare del direttore dell’Usr della Toscana – incalza il coordinatore nazionale della Gilda – viene riaffermato il diritto degli insegnanti a venire giudicati da un organo terzo e indipendente che, per ovvie ragioni, non può essere lo stesso dirigente scolastico che riveste anche il ruolo di inquirente e denunciante. Adesso – conclude Di Meglio – ci auguriamo che intervenga il ministero dell’Istruzione per uniformare i comportamenti di tutti gli Uffici scolastici regionali”.
Roma, 5 febbraio 2020
Ufficio stampa Gilda Insegnanti