Roma, 7 luglio – “La corsa ad individuare il capro espiatorio, come purtroppo spesso accade in Italia, alla fine si arresta di fronte alla veridicità dei fatti e all’incontestabilità delle sentenze. Quella appena emessa dal Tribunale partenopeo dà ragione agli infermieri che avevano fatto ricorso contro l’Asl Napoli centro 1, anche se non sana il danno reputazionale subito dai lavoratori”. Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, commenta così il verdetto emesso dal giudice del lavoro Roberto De Matteis sul caso delle formiche al reparto di Medicina dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Agli infermieri coinvolti, si legge nel dispositivo, “non può essere legittimamente mosso alcun addebito disciplinare”.
“Come abbiamo sempre sostenuto – rimarca il sindacato che è stato accanto ai lavoratori in questa battaglia –, il problema del reparto era noto e la Direzione sanitaria ne era a conoscenza. La cosa più grave e inaccettabile era poi che a pagare per tutte le inefficienze del sistema sanitario campano fosse soltanto il personale infermieristico. Questa sentenza finalmente ristabilisce la verità e riscatta chi è intervenuto tempestivamente per salvaguardare la salute della paziente”.
Si tratta di una sentenza, continua Bottega, “molto importante anche perché fotografa in maniera puntuale i deficit e in generale una mala gestio che noi denunciamo da anni. Vale per gli standard di risorse nel reparto di Medicina che, come scrive il giudice, è ‘affetto da carenza di unità in organico del personale infermieristico’. Ma vale anche per la gestione dei ricoveri, delle pulizie e della struttura”. A tal proposito, infatti, nel dispositivo della sentenza si legge che “il datore di lavoro, nonostante le segnalazioni degli eventi verificatesi in precedenza, non è intervenuto per eseguire tempestivamente quelle opere, non solo di natura provvisoria, ma anche definitivamente risolutive, che consentissero di impedire alle formiche di penetrare nella stanza e spingersi fino ai letti”.
“Gli infermieri hanno svolto il loro lavoro, mentre le istituzioni avevano torto: è questo che dice il giudice – sottolinea infine Marco Esposito, segretario provinciale Nursind Napoli –. Rimane, però, da capire in capo a chi siano le responsabilità di quanto accaduto. Ora siamo noi a chiedere di andare fino in fondo. A questo punto, quindi, ci aspettiamo che la Regione non arretri in questa battaglia nell’interesse di tutti i cittadini”, conclude Esposito.
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