A fronte della situazione in cui versa l’Az. Osp. San Camillo Forlanini e alle conseguenze di tipo organizzativo–occupazionale che questa situazione porta con sé e all’incerto quadro che si sta delineando intorno all’Ospedale stesso, l’organizzazione sindacale NurSind, a partire da oggi, proclama lo stato di agitazione a difesa dei lavoratori, salvagurdando comunque i LEA, la salute dei lavoratori e il diritto di accesso alle cure a tutti gli utenti.
Senza Infermieri l’ospedale muore. Dopo le numerose denunce fatte dai lavoratori e dalla Segreteria Aziendale NurSind, Az-Osp S.Camillo-Forlanini di Roma in relazione:
a) Alla carenza di personale infermieristico che implica un potenziale rischio sia per gli utenti sia per il personale coinvolto.
b) All’evidente fallimento del piano estivo redatto dall’Amministrazione.
c) Alla condizione di forte disagio lavorativo che subiscono gli Infermieri oramai vessati da doppi turni e ordini di servizio illegittimi “oggi per oggi” con evidenti ricadute sulla vita familiare.
d) Alla, da noi sempre contestata, moda da parte dell’Amministrazione di adeguare unilateralmente il numero del personale alle dotazioni minime in caso di sciopero previste dal Contratto Integrativo.
NurSind proclama lo stato di agitazione sindacale.
Ragion per cui si riserva, qualora le risposte della Dirigenza non fossero celeri e incisive nel risolvere lo stato di disagio dei lavoratori e degli utenti, di indire iniziative all’interno della struttura e di avviare comunicazioni e interrogazioni alle autorità competenti e ai media locali e nazionali.
Il mantra “non c’e’ nessuno… “non giustifica la disorganizzazione e la cattiva gestione figlia di un fabbisogno infermieristico calcolato il più delle volte su metodi empirici o consuetudinari.
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