“L’incontro presieduto dal presidente Conte è stato una lunga maratona di parole dalla quale, purtroppo, l’istruzione è uscita perdente. In assenza di investimenti cospicui e di una strategia realmente efficace da mettere in campo per la ripresa in sicurezza delle attività didattiche in presenza a settembre, si rafforzano ulteriormente le motivazioni dello sciopero indetto per l’8 giugno”. Lo dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commentando la riunione di coordinamento che si è svolta ieri con il presidente del Consiglio, i sindacati, le ministre dell’Istruzione e dei Trasporti, il capo della Protezione civile, il coordinatore del Cts e i rappresentanti degli enti locali.
“Ad ascoltare le parole dei suoi esponenti, sembra che il Governo non si renda conto dei problemi concreti che comporta l’organizzazione e la gestione del ritorno in classe di milioni di alunni e docenti. Non è un caso, infatti, – afferma Di Meglio – che anche Regioni e Comuni abbiano posto l’accento sulle tante criticità legate alla riapertura delle scuole e abbiano lanciato l’allarme su risorse e organici. Si tratta di preoccupazioni gravi che condividiamo in pieno e che esigono risposte urgenti in termini di investimenti dedicati all’incremento del personale e all’edilizia. Ma i poco più di 300 milioni di euro destinati alla scuola dal Decreto Rilancio saranno a stento sufficienti per l’acquisto delle mascherine. E gli altri fondi sbandierati dalla ministra Azzolina non sono attualmente disponibili per essere utilizzati adesso”.
Riguardo al ruolo degli amministratori locali e delle singole scuole, Di Meglio ritiene che non sia possibile scaricare su di loro ogni responsabilità, impartendo semplici e vaghe linee guida e senza predisporre, invece, un piano preciso, chiaro e articolato che fornisca istruzioni dettagliate. “Piuttosto che assegnare ai sindaci i poteri di commissari straordinari per i lavori di adeguamento strutturale delle scuole, – dice il coordinatore nazionale della Gilda – proponiamo la nomina di un commissario straordinario nazionale all’edilizia scolastica. Questa figura, poi, potrebbe essere coadiuvata da rappresentati delle istituzioni locali”.
“In ogni caso, a sentire la ministra Azzolina che si augura la scomparsa del Covid-19 entro settembre per consentire la riapertura in sicurezza delle scuole, non ci resta che affidarci agli scongiuri”, conclude amaramente Di Meglio.
Roma, 5 giugno 2020
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