DECRETO MADIA, RIPRISTINARE DIRITTO DI DIFESA E AGEVOLARE MOBILITÀ
Ripristinare il diritto dei lavoratori della scuola a difendersi davanti ad un organo disciplinare terzo ed imparziale e certezza dei tempi nel procedimento per tutti i dipendenti della PA. Lo ha chiesto la CGS ai deputati e ai senatori delle Commissioni riunite per la semplificazione in un’audizione che si è tenuta oggi.
La nostra delegazione ha messo in luce il trattamento discriminatorio che il governo intende applicare ai danni dei lavoratori della scuola, assoggettandoli al potere dei dirigenti scolastici di sospendere i dipendenti fino a 10 giorni. Discriminatorio perché non più previsto per gli altri dipendenti della PA.
Nel corso dell’audizione la CGS ha evidenziato, inoltre, i rischi derivanti dalla cancellazione dell’obbligo per i dirigenti di rispettare i termini disciplinari che, secondo quanto previsto dal decreto Madia, potranno protrarsi nel tempo senza limite e senza determinare la decadenza del potere disciplinare e l’invalidità delle sanzioni emesse fuori termine.
La nostra delegazione ha fatto presente anche la necessità di restituire alla contrattazione collettiva il potere di regolare la mobilità tra diverse amministrazioni e di cancellare il previo nulla osta dell’Amministrazione cedente e dell’Amministrazione ricevente. Ciò in particolare per quanto riguarda i lavoratori della sanità che, a causa della parcellizzazione delle amministrazioni sul territorio, vedrebbero di fatto preclusa la possibilità dei lavoratori di ricongiungersi alle loro famiglie.
Infine la CGS ha chiesto alle Commissioni riunite di eliminare il vincolo del 30% nello scorrimento delle graduatorie di merito dei concorsi al fine di consentire la copertura dei posti effettivi che dovessero rendersi disponibili nel corso delle procedure concorsuali.
I nostri sforzi per cambiare il decreto Madia si protrarranno durante tutto l’iter di approvazione del provvedimento con altre audizioni davanti alle Commissioni parlamentari competenti.
Roma, 22 marzo 2017
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