Per il Policlinico Vittorio Emanuele di Catania è arrivato il giorno della resa dei conti, giovedì 24 gennaio, i vertici, sotto richiesta del NurSind, dovranno presentarsi in Prefettura e lì, dovranno motivare il proprio operato fallimentare.
A nulla è servito lo stato di agitazione dei dipendenti del nosocomio dichiarato da NurSind, le questioni più volte portate sul tavolo dell’amministrazione non sono state risolte:
- Permanente carenze di personale infermieristico, aggravata da un ulteriore taglio alle ore degli operatori socio-sanitari
- Pensionamento di 40 operatori socio sanitari senza prevedere di sostituirli reclutandone altri di ruolo
- Saccheggio del fondo straordinario tanto da non arrivare a pagare gli straordinari da ottobre a dicembre 2018, ai quali vanno aggiunti quelli di Dicembre 2017
- Mancata applicazione delle procedure PEO per il 2018, lasciando senza fascia più della metà del personale
- La mancata applicazione del contratto e di istituti come i tempi di vestizione e consegne
- Violazione accordo su parcheggi.
Il Nursind, rappresentato in azienda da Marco Di Bartolo, spiega che «quasi tutti i reparti hanno problemi di organico, in media stimiamo che manchi il 25 per cento dei dipendenti previsti dal fabbisogno. Ad esempio l’Unità di terapia intensiva neonatale del presidio Rodolico dovrebbe contare su 43 unità tra infermieri e operatori sociosanitari e invece ne ha 33».
Giovedì la prefettura ha convocato la Direzione generale. «Accetteremo solo risposte concrete- dice il Nursind- In caso contrario il 2019 sarà un anno di lotta con gli infermieri in prima linea per difendere i diritti di tutti i lavorat
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