Se il Ministro Padoan dovesse firmare il DM che in questi giorni qualcuno ha sottoposto alla sua firma avremmo l’ennesima ingiustizia e un ingiustificato atto unilaterale divisivo del personale del Ministero.
L’iniziativa per l’adeguamento dell’indennità di amministrazione per il personale del MEF a quello della giustizia tributaria, che ha visto a fine anno un fronte sindacale compatto, diventerebbe ora lo strumento per erogare una somma molto sostanziosa solo ad una esigua parte, in servizio negli Uffici centrali, lasciando al palo tutto il personale della prima e seconda area, molti colleghi degli Uffici centrali, tutto quello in servizio negli UCB e tutto il personale delle Ragionerie Territoriali dello Stato.
Insomma una cosa veramente indigeribile, se pensiamo anche al fatto che una buona parte dello stanziamento ( che faticosamente contribuimmo a reperire all’interno della legge di Bilancio 2018), dovrebbe andare anche ai dirigenti (!!!) , quelli che proprio di perequazione in un momento come questo ne hanno certamente meno bisogno.
Lo strumento utilizzato per questo scippo è il Decreto Ministeriale, voluto notte tempo dai burocrati di via venti settembre per arrotondare i loro mega-stipendi, alla faccia di chi tira la carretta, soprattutto in periferia e sui territori, senza passare per la contrattazione e senza quello che loro ritengono una fastidiosa perdita di tempo.
Fin dall’approvazione della norma ( Legge 205/2017 art. 1 comma 685) e nei giorni immediatamente successivi, come FLP lanciammo un grido di allarme, intuendo la gravità e la natura divisiva di quanto era successo, l’inaccettabile incursione legislativa sulle buste paga del personale, al di fuori del contratto e con un’operazione sostanzialmente ad personam …
Ma in quell’occasione rimanemmo soli, e il fronte sindacale, fino ad allora compatto, alla fine vide solo un’altra O.S. d’accordo con noi sulla necessità di contrastare tale iniziativa assolutamente inaccettabile … calcoli elettorali in vista delle imminenti elezioni RSU, non disturbare i poteri forti del Palazzo, possono essere alcune chiavi di lettura sul silenzio degli altri e sul fatto che da quel momento non si è riusciti a mettere intorno ad un tavolo il fronte sindacale per impedire che l’Amministrazione compia questo scempio.
O peggio ancora che il tutto avvenga in sordina come ultimo atto di un governo ormai in carica solo per l’ordinaria amministrazione….
Ma la FLP non ci sta !
E prima che sia troppo tardi diciamo alle lavoratrici ed ai lavoratori di fare sentire forte la loro voce, di manifestare la loro contrarietà, diffidando l’Amministrazione a trattare il suo personale come figli e figliastri, facendosi sentire anche con i rispettivi sindacati per chiedere loro cosa stanno facendo per contrastare questa “brutta cosa” … e in caso di silenzio non votarli, per non rafforzare con il voto chi non ti tutela o ti abbandona !
Perché già domani potrebbe essere troppo tardi.
Siate il cambiamento che volete vedere, votate per le liste FLP
L’UFFICIO STAMPA
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