Roma, 7 novembre – Defiscalizzazione di alcune voci stipendiali per il personale turnista e riconoscimento ai fini pensionistici del lavoro di infermiere come gravoso. Sono queste le due richieste chiave che il Nursind ha messo nero su bianco nella memoria depositata nell’ambito delle audizioni sul ddl Bilancio. “Se nessuna delle due proposte verrà accolta, dallo stato d’agitazione passeremo alla mobilitazione. Sarà uno step inevitabile perché i graduali passi avanti, compiuti anche grazie al nostro dialogo con le istituzioni, restano insufficienti e le risorse stanziate irrisorie”, ha sottolineato il segretario nazionale Andrea Bottega.
Entrando nel dettaglio delle richieste, Bottega ritiene prioritario dare un segnale al personale turnista “che è quello più carente e più soggetto al fenomeno delle dimissioni precoci”: “Chiediamo di defiscalizzare alcune voci stipendiali accessorie, come lavoro notturno e festivo, a questi professionisti. Una detassazione al 15% sul modello di quanto fatto in manovra per i dipendenti di strutture turistiche”.
Secondo il Nursind, però, è fondamentale anche “un ripensamento sul fronte previdenziale a proposito del generalizzato trattenimento in servizio per gli statali fino a 67 anni”. Di qui, come spiega il segretario, “la nostra richiesta alle istituzioni di introdurre delle agevolazioni per un’uscita anticipata del personale infermieristico, ostetrico e di supporto, alla luce della gravosità del lavoro che svolge. Non è minimamente accettabile, infatti – conclude – la prospettiva di affidare la salute dei cittadini a un organico così avanti negli anni”.
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