Alle tante distrazioni, per le quali la Regione Lombardia si è “distinta” in questo periodo di COVID-19, se ne è aggiunta un’altra: si discute di premialità in danaro agli operatori sanitari coinvolti nella lotta al COVID-19 e loro non invitano proprio il sindacato di categoria maggiormente rappresentativo, ovvero il NurSind.
“Esprimiamo un forte dissenso – dichiara il coordinatore regionale Donato Cosi – alla mancata convocazione agli incontri avente ad oggetto il riconoscimento della premialità straordinaria disposta per gli operatori sanitari coinvolti nell’emergenza COVID 19.
I contenuti di cui all’oggetto non sono materia di concertazione Regionale previsti dal CCNL 2016-18 ma il frutto dell’eccezionalità del dettato normativo finalizzati a valorizzare l’impegno profuso in primis dagli infermieri e dal personale sanitario”.
I Segretari territoriali delle province lombarde hanno inviato in Regione una richiesta a firma congiunta, nella quale diffidano la Regione Lombardia a proseguire su tale linea di principio fondata su una erronea interpretazione delle vigenti norme sindacali e chiede, a nome di tutti gli associati che rappresenta, l’apertura alla rappresentanza del NurSind Lombardia del tavolo di confronto finalizzato a misure di carattere eccezionale.
Sono inoltre allo studio e in preparazione nuove forme di lotta per riportare l’attenzione della politica e dei media sulla professione infermieristica, osannata con grande enfasi durante le fasi più drammatiche dell’emergenza COVID-19 e ora dimenticata e bistrattata da chi ci amministra.
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