Il 28 agosto si è tenuto un incontro fra l’azienda tno e le organizzazioni sindacali sul problema della guida dell’auto medica da parte degli infermieri
L’incontro è stato un nulla di fatto visto che l’azienda non ha preso nessuna decisione.
2Ma quello che colpisce di più è il paradosso al quale ci troviamo davanti: l’azienda per bocca del dirigente infermieristico Mirco Gregorini, asserisce di essere consapevole che il profilo professionale dell’infermiere non prevede la guida dell’auto medica, ma che in assenza di alternative si impone agli infermieri di guidarla. E ovviamente, altrettanto non si fa con il medico – a parlare è Daniele Carbocci, segretario territoriale NurSind Pisa e membro del Direttivo Nazionale, che continua– Inoltre, per ulteriore beffa, il responsabile dell’ufficio legale “consiglia” agli infermieri di integrare la polizza assicurativa professionale (obbligatoria per eventuali danno ai pazienti) con una clausola che li tuteli per eventuali incidenti con l’auto medica”.
Insomma, nessuna apertura verso gli infermieri del 118 che rischiano ogni giorno guidando l’auto medica ma si scambia la loro disponibilità, dimostrata fino ad oggi al fine di garantire un importante servizio, come una cosa dovuta.
“Se l’azienda non garantirà ai colleghi che hanno fatto richiesta di non guidare più l’automedica oltre il 10 Settembre, NURSIND presenterà un esposto alle Procure della Repubblica di Pisa, Massa Carrara e Lucca al fine di individuare le responsabilità dei dirigenti che continuano ad obbligare gli infermieri ad un compito non proprio e pericoloso per se stessi e i cittadini”, conclude il sindacalista.
GLI ESPERTI RISPONDONO