A più di due settimane dal voto per il rinnovo delle RSU in tutto il pubblico impiego, i dati iniziano ormai ad essere definitivi e dicono che bisogna sempre di più fare i conti con la FLP e le sue politiche, che ad ogni tornata vedono crescere i consensi dei lavoratori pubblici.
Il primo dato con il quale bisogna tutti fare i conti è che è calato – rispetto all’ultima tornata elettorale – il numero dei votanti e non già per l’aumento dell’astensionismo, ma perché in tre anni si sono persi migliaia di posti di lavoro nel settore pubblico.
Già questo basterebbe per una riflessione sindacale unitaria. Siamo sempre meno e siamo costretti a lavorare sempre di più, con meno salari e meno diritti, anche a causa dell’ultima tornata contrattuale.
Se gli altri sindacati si concentrassero di meno sui tentativi di espellere dai tavoli di trattativa chi non è d’accordo con le loro politiche e iniziassero, invece, a cercare maggiore unità su questo dato incontrovertibile, forse riusciremmo insieme a trovare gli spazi, anche politici, per invertire la rotta.
Guardando ai voti, il primo dato che emerge è che come FLP cresciamo in modo generalizzato in tutte le amministrazioni in cui ci siamo presentati registrando una percentuale di crescita media superiore al 20% come dato assoluto.
Se poi osserviamo i voti dei singoli sindacati, non si può che registrare l’avanzata della FLP, che è oggi al 17 per cento nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre il 10 per cento di media nei Ministeri e al 15 per cento di media nelle Agenzie Fiscali. Anche nei comparti nei quali non abbiamo la maggiore rappresentatività, registriamo punte di successo importanti. Siamo, ad esempio, il primo sindacato nella Scuola a Foggia e all’Università di Sassari.
I posti di lavoro dove arriviamo primi, oltre ad essere tanti, sono particolarmente significativi, perché tra i più importanti e spesso “di frontiera” anche in amministrazioni dove entriamo per la prima volta.
Pubblicheremo successivamente tutti i risultati, anche in formato analitico, sul nostro sito internet non appena i dati saranno consolidati, ed evitiamo di citare le eccellenze che abbiamo ottenuto perché sono veramente tante e non vorremmo correre il rischio di ometterne qualcuna.
Un dato è certo, i lavoratori che cercano l’alternativa al sindacato confederale, al corporativismo di certi sindacati autonomi e ai finti sindacati di base, oggi la trovano in FLP.
Continueremo con le nostre politiche non ideologiche, pragmatiche e di merito, che non escludono, anzi auspicano, l’unità sindacale, ma sui problemi reali e in modo trasparente.
Continueremo a rifuggire e a combattere l’idea di sindacato subalterno alla politica o, peggio, cinghia di trasmissione di quest’ultima; continueremo a combattere la politica degli “orticelli”; continueremo ad essere il sindacato libero, autonomo e indipendente, al solo servizio dei lavoratori i quali, in numero sempre maggiore, dimostrano di riconoscere nella FLP il vero argine all’attacco dei diritti e delle funzioni costituzionali che solo i lavoratori pubblici possono e devono garantire.
La Segreteria Generale FLP
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