Il coordinatore nazionale commenta la risoluzione prima accolta dal Governo e poi presentata e approvata in aula alla Camera
mercoledì 4 novembre 2020
“Apprezziamo che finalmente abbia trovato ascolto la nostra proposta sui termoscanner, avanzata sin dagli inizi della discussione sul protocollo di sicurezza nelle scuole. Peccato, però, che si chiuda il recinto quando ormai i buoi sono scappati”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta la richiesta, contenuta in una risoluzione prima accolta dal Governo e poi presentata e approvata in aula alla Camera, di installare i termoscanner per la rilevazione della temperatura agli alunni e al personale all’ingresso delle strutture scolastiche o delle classi.
“Dal lontano mese di maggio chiediamo che venga applicata questa misura – ricorda Di Meglio – ma abbiamo sempre incontrato una netta chiusura da parte del ministero dell’Istruzione che ha preferito insistere affinché siano i genitori a misurare la temperatura dei loro figli prima di andare a scuola. Una soluzione che, per chi come noi è pratico del mestiere e sa bene come funzionano certi meccanismi, abbiamo sempre ritenuto poco praticabile”.
Roma, 4 novembre 2020
Ufficio stampa Gilda Insegnanti